Alfred Jarry , nato a Laval nel 1983 , è sopratutto noto ai più per la sua massima opera Ubu Roi , un capolavoro che getta le basi per quel Teatro dell' Assurdo tanto teorizzato dal visionario autore , a cui si devono anche le fondamenta del movimento artistico-cultural radicale "patafisico" , in sintesi , una pseudo-scienza definita " Patafisica " ( La patafisica è la scienza delle soluzioni immaginarie, che accorda simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità. Così ne parla brevemente lo stesso Jarry)
Questo artista visse la sua infanzia in un contesto famigliare più tosto " sui generis " , infatti nato da Anselme Jarry e Caroline Quernest (a sua volta figlia di Jean Baptiste Quernest, giudice a Hédé, e di Octavie-Sophronie Coutouly, presto rinchiusa in ospedale psichiatrico), il primo commesso viaggiatore e la seconda con strane propensioni, come quella di travestirsi da uomo , come riporta Wikipedia , fu da sempre destinato , almeno socialmente , alla stravaganza , a tal punto che condusse
una vita talmente eccentrica e sregolata , da identificarsi in parte con i suoi personaggi e morire alcolizzato fra la vita boema di una Parigi costantemente mossa da fermenti vitali culturali e artistici , nel 1907 ( quasi un predestinato , un po come tanti "maudit "!)
Le sue prime opere , più tosto cariche di violenza verbale e fantasia , una su tutte César Antéchrist mostrano tutto il lato decadente insito nell'autore , con tanto di promiscuità sessuale di carattere omosessuale , poiché nei fatti fu tale , se si esclude la relazione con la scrittrice Rachilde Vallette. Molti dei suoi amanti , furono nomi portanti del fermento culturale definito " scapigliatura ",
questo farà si che Jarry apprenda molto da buoni maestri , prendendo contatto con personalità
eccellenti quali Léon - Paul Farque e Mallarmé , iniziando come traduttore di autori quali Coleridge e Stevenson. Nel 1896 ottenne un successo di scandalo con Ubu Re (Ubu Roi), una commedia satirica,
inizialmente concepita come spettacolo di marionette per poi evolvere nella sua forma teatrale più definita e scioccante attraverso un estetica violentemente radicale , poiché va a colpire la stupidità e la violenza delle convenzioni sociali dei tempi. La sua fama è legata principalmente all'invenzione di un personaggio oramai passato alla storia come “Padre Ubu”, una sorta di grottesca marionetta umana, avida di potere e di denaro, ingorda, cinica, brutale e paurosa, in pratica la rappresentazione del piccolo borghese del tempo, affascinato dall'idea del potere e della gloria ma poi vile al loro cospetto. Fu rappresentata al Théatre de L'Oevre il 10 Dicembre del 1896 e divenne il tipico oggetto di culto destinato a far parlar di se per molte decadi , in quanto opera veementemente rifiutata dalla critica , e in parte osteggiata dagli stessi spettatori.Nel 1900 seguì Ubu Enchané , ossia l' Ubu re incatenato , stessa maschera eccessiva e spregiudicata , grandiosamente negativa nella sua prepotente avarizia opportunista. La ritrosia dela critica verso l'arte di Jarry non si arrestò tanto facilmente , e quindi non fu docile neanche con l' Ubu Incatenato , e questo almeno fino a quanto, tale saga dell'Assurdo non fu da innesco a tante altre avanguardie a cavallo della fine dell'ottocento e i primi anni del novecento.
Alfred Jarry attraverso la prolifica e stimata amicizia del musicista Claude Terrasse , mise le basi anche per un vero ritrovo artistico culturale come il "Théâtre des Pantins" e conobbe Apollinaire, Picasso e Marinetti, tutti i più grandi innovatori di vaglia dei movimenti avanguardisti a venire.
Jarry morì a soli 34 anni, di meningite tubercolare, favorita anche, fra l'altro da denutrizione e mancanza di riscaldamento, uso di alcol puro e assenzio. Il suo corpo fu tumulato nel cimitero parigino di Bagneux, nei pressi di Parigi. Dopo la morte uscì il romanzo postumo " Gestes et opinions du Docteur Faustroll, pataphysicien (1911) " più una serie di materiale " frattaglia " quale i diversi scritti di soggetti d'opera lasciati incompiuti o manifesti , a livello di progetto , mai adeguatamente approfonditi e definiti ( giusto per alimentarne il culto delle sue gesta progettuali )
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