My Ideal Blog : global artistic fusion 2.0 è un contenitore di storie e visioni di Arte e Cultura. La scrittura come forma di condivisione del bello, tra vecchi e nuovi percorsi artistici e culturali. Un blog ideato e progettato da Patrizio De Santis - Lupo
My Ideal Blog : Globalartisticfusion.blogspot.com di Patrizio De Santis Patrizio De Santis è titol
Questo blog è nato come se fosse un'isola felice dove sperimentare una scrittura personale e condividere le mie passioni con qualsiasi internauta interessato alla bellezza. La sua dinamo propulsiva è la passione e l'amore per l'Arte. Ho realizzato uno spazio libero e autogestito, impostando tale contenitore come se fosse un potenziale Magazine cartaceo di approfondimenti culturali e artistici.
Global Artistic Fusion è una sintesi della mia ricerca popolare e culturale: un mondo che vi offro nel My Ideal Blog 2.0
“My mind was always on the commoners, not on the lords, politicans, or anyone of name and fame. I wanted to convey the lives of down-to-earth people who live like weeds.
Kaneto Shindo
Kaneto Shindo (新藤 兼人 Shindō Kaneto, 22 aprile 1912 – 29 maggio 2012) è stato un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e autore giapponese. Era sposato con l'attrice Nobuko Otowa (1925–1994), che è apparsa in molti dei suoi film. Ha diretto 48 film e scritto sceneggiature per 238. I suoi film più famosi come regista includono Children of Hiroshima, The Naked Island, Onibaba, Kuroneko e A Last Note. Le sue sceneggiature sono state filmate da registi come Kon Ichikawa, Keisuke Kinoshita, Fumio Kamei e Tadashi Imai. Nel 1996 ha vinto il Japan Academy Prize come Regista dell'anno per A Last Note. Shindo è nato nella prefettura di Hiroshima e ha girato diversi film su Hiroshima e la bomba atomica. Come il suo primo mentore Kenji Mizoguchi, molti dei suoi film presentano forti personaggi femminili. È stato un pioniere della produzione cinematografica indipendente in Giappone, fondando una società chiamata Kindai Eiga Kyokai. Ha continuato a lavorare come sceneggiatore, regista e autore fino alla sua morte all'età di 100 anni. Shindo ha realizzato una serie di film autobiografici, a cominciare dal primo film che ha diretto, Storia di una moglie amata del 1951, sulla sua lotta per diventare uno sceneggiatore, attraverso Tree Without Leaves del 1986, sulla sua infanzia, nata in una famiglia benestante diventata indigente, By Player degli anni 2000, sulla sua compagnia cinematografica, vista attraverso gli occhi del suo amico Taiji Tonoyama, e il suo ultimo film, Postcard, diretto all'età di 98, vagamente basato sul servizio militare. fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Kaneto_Shindo
Il Giappone è un luogo ancora oggi misterioso e a tratti austero e crudo: può offrirci degli interessanti spunti per parlare della settima arte; in particolar modo laddove si vuole analizzare e prendere in esame il periodo medioevale: un'epoca che si è contraddistinta per via di una cultura estrema e completamente differenziata dalla nostra; le cui tradizioni e leggende hanno caratterizzato un contesto storico indubbiamente affascinante e mitizzato in Occidente. Il cinema Horror, o dei fantasmi e dei demoni è una tradizione consolidata da decenni e decenni di produzioni di successo della cinematografia nipponica.
Il caso di Kaneto Shindo è diverso, il suo neorealismo di stampo Horror nasce come una forma di denuncia, riprendendo degli spunti da storie popolari tramandate d'epoca in epoca, questo se si analizza le condizioni di vita nel Giappone feudale fra le civiltà contadine, dove miseria e superstizione nell'universo femminile erano alla base dei delitti e delle violenze ai limiti del demoniaco. Il film è ambientato in un Medioevo funestato da guerre e governato da due imperatori, e questo contesto storico è la cornice per raccontare una vicenda alquanto torbida e inquietante di due donne: una suocera e una nuora che per sopravvivere uccidono soldati e samurai feriti, depredandoli di ogni avere, per poi rivendere il bottino a un avido mercante, crudele e sfruttatore.
Noi Occidentali abbiamo un'idea stereotipata dei samurai e tendiamo a vederli come delle figure moralmente degne di rispetto, insignite e apprezzate per la nobiltà interiore, e in parte sarebbe così, a tal punto che ancora oggi lo stesso Giappone li ricorda con riverenza e onore: in verità in un mondo devastato dalla guerra bisogna contestualizzare e ricordare che fra poveri contadini e miserabili non c'era nessuna regola d'onore ma solo istinto alla sopravvivenza; ogni mezzo per sopravvivere era lecito, anche per lo stesso samurai.
L' equilibrio fra le due donne si interrompe quando la giovane nuora intreccia una relazione con Hachi, un disertore in fuga. Ciò crea una morbosa gelosia da parte della suocera.
E' interessante precisare che entrambe le donne vivono allo stato brado, inconsapevoli di ciò che realmente accade intorno al rifugio: della guerra percepiscono solo lontani echi, e si comportano come delle bestie selvagge rintanate in un perimetro circoscritto, vivendo le pulsioni erotiche e passionali in una forma ruvida e istintiva, selvaggia e senza troppe morali. Questo spiega il perché la donna anziana provi certi sentimenti di avida invidia nei confronti della nuora. Come se non bastasse il disertore è colui che annuncia la morte del figlio adorato, defunto marito della giovane sposa. Ora la morte è sinistra e tetra e rompe tutte le certezze possibili, anche quelle corrispondenti al sostentamento del lavoro maschile. La vecchia e la giovane sono in preda di un disperato senso di solitudine e mollezza che non le rende più in grado di mantenere fede al tacito accordo stabilito con il mercante sfruttatore (in più come già scritto gli istinti sessuali e affettivi si fanno irrefrenabili, e si concentrano verso quel giovane da accudire, infinitamente bello e prestante, vigoroso e sensuale)
Come si può rendere l'idea di tutto questo, nel 1964, in formato Cinemascope e in bianco e nero? Kaneto Shindo sfrutta la notte con la luna piena, riprende la natura impervia fra grovigli d'erba e alberi secchi e malformi, facendo correre i personaggi proprio come le bestie. Autoesalta il tutto con la camera e il montaggio e gli effetti rudimentali, ricavando il meglio possibile dai suggestivi scorci naturali che può produrre una nottata da lupi: infonde crudezza nella crudezza. Nel rivedere il mio dvd della Raro Video ho percepito la stessa inquietudine della mia prima volta. Posso affermare che è l'occhio di Shindo "l'effetto speciale". Il regista sa come tirare il meglio da un film.
Per approfondire l'arte cinematografica di Shindo consiglierei i primi film d'autore e di denuncia sociale Children of Hiroshima e Hadaka No Shima (L'isola nuda ) Per le pellicole di genere - dove la tradizione Kaidan è predominante - e la cui trattazione prende in esame le anime dei morti che ritornano in vita per punire i vivi - vanno recupearati i capolavori Kuroneko (Black Cat) e Onibaba: plot che travalicano la crudezza sociale per oltrepassare una narrazione più convulsa e sessualmente malata, psicotica e orrorifica in un trionfo demoniaco di morbosità erotica. L'aspetto decisamente peculiare e interessante di questi underground movies, sta nel fatto che Kaneto Shindo si pone in maniera critica nei confronti del retaggio culturale maschilistico della cultura nipponica classica.
Rubrica musicale sullo studio e la comprensione della voce - strumento
Spezza
Ogni inganno
Ha la forza
Di undici aquile
Ha la forza
Di undici aquile
Fa smuovere il cuore al faraone
(M.Sgalambro)
L'Idea di dare vita a una rubrica sul potere del canto come forma di espressione musicale, strumentale e spirituale, aleggia da molto tempo. La voce strumento per affinità rientra tra le forme di ricerca artistica a me particolarmente care: Jeanne Lee, Joan LaBarbara, Phill Minton, David Moss, Michico Hyrayama, Marilena Paradisi, Meredith Monk; ma anche vocalist ancorati alla forma canzone avant-popart rock evoluta, tra cui Dalila Kayros e Bjork, perfino Scott Walker.
Per presentarvi la mia nuova idea ho estrapolato un frammento dai versi scritti daManlio Sgalambro, musicati da Franco Battiato per Il Potere del canto: un brano dalla durata di circa 11 minuti e passa che chiudeva il cd Ferro Battuto, pubblicato nel 2001 da Sony Music. Tale citazione và letta sia come omaggio ai due maestri che come chiave di lettura esoterica per accedere alla stanza della voce ( ovvero il titolo a cui avevo pensato per questa rubrica, speculare a una precedente esperienza: La Stanza della Musica)
Tempo addietro scrissi un servizio su MeVsMyself ( La voce strumento di Giorgio Pinardi) pubblicato in data 11 Maggio 2019: http://globalartisticfusion.blogspot.com/2019/05/la-stanza-della-musica-una-rubrica-di.htmlRipartire da Aiòn -il nuovo album di MeVsMyself - pregevole coproduzione Alterjinga Records / Panidea Studios che chiude una trilogia sullo studio e sulle infinite possibilità tecnico espressive e comunicative del canto ( sotto forma di voce strumento) è inevitabile. Di quel testo riprendo soltanto la parte biografica rivista e perfezionata: al centro della trattazione però troverete Aiòn.
Buona lettura!
Giorgio Pinardi
Giorgio Pinardi si occupa di ricerca musicale vocale: ogni passo del suo percorso creativo e documentato nei seguenti album: Yggdrasil (2015) Mictlàn (2019) Aiòn (2022)
Sintetizzando il percorso biografico del cantante, studioso, compositore e improvvisatore scopriamo che fin dai sei anni si approccia alla voce con il desiderio di esserne parte preponderante: difatti inizia il background nel prestigioso Coro delle Voci Bianche della Scala di Milano, studiando la grande tradizione del canto lirico e partecipando fin da giovanissimo a opere quali il Faust ( Piccolo Teatro Studio di Milano) e il Parsifal (Teatro alla Scala).
Lo step successivo è lo studio della musica attraverso tutte le possibili gamme strumentali: chitarra, pianoforte, tastiere e basso elettrico. Durante l'adolescenza avviene anche il passaggio dal canto lirico a quello moderno: una naturale evoluzione che lo porta a studiare e a diplomarsi al NAM di Milano. Giorgio Pinardi decide di esplorare tutte le possibilità del canto scegliendo diversi corsi di formazione e approfondimento gestiti da prestigiosi insegnanti: per il canto armonico il maestro Trang Hang Hai, oltre che Roberto Laneri, Anna - Maria Hefele, Sainkho Namtchylak.
Nel campo del fraseggio e dell'improvvisazione troviamo Bob Stolov, Daniela Panetta, Laura Fedele ( per quel che concerne il Jazz) poi il Beatbox e la Vocal Percussion con Jake Moulton e David Worm e Roxorloops, poi ancora Joey Blake, Luisa Cottifogli, Rhiannon ( Circle Song e Impro Vocal) le polifonie africane con Anita Daulne delle Zap Mama, le Body Percussion con Javier Rumero Navanjo, Daniel Plentz e Charles Razi.
MeVsMyself - Aiòn
Nella tradizione cosmologica greca Aiòn( o Eone) è la personificazione del tempo: insieme al più noto Crono, corrispondente al Saturnolatino. Venerato come il Signore della Luce; eglirappresenta l'eternità, il tempo infinito e il susseguirsi delle ere, il ciclo vitale delle stagioni. Se Euripide riporta Aiòn come il figlio di Crono; Eraclito lo decanta in maniera gioiosa e creativa: "Lui è un bambino che gioca come un bambino e sposta le figure sul tavoliere. Il regno è di un bambino"
L'Aiòn può essere comparato anche al concetto induista del Kundalini la scintilla divina e creativa insita in ognuno di noi, il cui potenziale umano e spirituale ci permette di compiere l'inaspettato miracolo della creazione. Per Carl Gustav Jung - psichiatra, psicoanalista, antropologo, filosofo, e accademico svizzero - Il Sé è la sola realtà fondamentale a cui l’uomo può attingere. Il risveglio della Kundalini può diventare il punto di partenza per un mondo totalmente diverso dal nostro: un mondo infinito.
La gestazione di Aiòn è avvenuta durante il periodo della pandemia di Covid - 19 e ha preso definitivamente vita nel post lockdown. Per il nostro si è trattato di un processo creativo maturato in maniera del tutto serena e tranquilla. L'attuale proposta musicale si presenta eterogenea, variegata, e si differenzia dal passato per via di una spensierata giocondità. Pinardi oltre ad amare le sonorità folcloriche e etnico - tradizionali del mondo, conosce tutti i linguaggi della cultura afroamericana: dal jazz alla fusion, dal soul alla black music; inoltre ha anche apprezzato e approfondito Jimi Hendrix e Demetrio Stratos.
In Aiòn avviene una felice sintesi di tutte queste influenze e la voce ne è lo strumento definitivo: quello prescelto per portare a compimento una propria idea di musica totale (le Circle Song, l'improvvisazione, le stratificazioni e le sovrapposizioni vocali ottenute grazie alle moderne tecniche da studio)
La musica tradizionale africana nei suoi stili e ritmi sembra essere un'influenza primaria e una fonte inesauribile di stimoli da cui partire per poter espandere le pontenzialità del canto.Il lavoro si apre con Yielbongura:per la tribù Dagara questo termine indica e definisce tutte quelle cose che non si possono apprendere per conoscenza diretta. Tale arcaico concetto è riferibile a un universo di sapere e significati di natura spirituale e trascendentale che non può essere codificato per mezzo della parola scritta: ma può essere evocato e trasmesso attraverso l'espressione creativa!
Gli aspetti più propiamente pop delle nuove composizioni ideate da Giorgio Pinardi prendono vita da un bagliore interiore luminescente (rispetto al precedente oscuro e introspettivo lavoro sperimentale Mitclàn, posto come ideale controparte di Yggdrasil) Se nei precedenti lavori il nostro demiurgo vocale traghetta l'ascoltatore in una in una dimensione sperimentale e avanzata, densa di ambienti sonori, ora si avverte un tentativo di sottrazione; ciò favorisce un numero maggiore di elementi musicali più incisivi: in Sgriob il cantante emula una chitarra elettrica hard, in Hyggeling e Leys troviamo il soul e il funk: così come lo scat del jazz e i passaggi in falsetto della miglior pop music.
Waldeinsamkeith corrisponde al polmone dell'album: il significato di questa espressione in tedesco non è facilmente traducibile in lingua italiana, ma possiamo attribuirgli un significato generico come il "sentirsi in connessione spirituale nella solitudine della foresta". Tutta la sezione centrale è caratterizzata da risonanze e echi mistici: Rwty è l'antico nome egizio della sfinge e Kamtar; secondo una leggenda greca, è la città di Ermete Trimegisto. Questo corpus di composizioni e improvvisazioni di ricerca etnica, sono un ponte sonoro per accedere agli ultimi vertiginosi e ipnotici brani del CD
In aPHaSia e Nèkya avviene vera immersione psichedelica nei territori più reconditi della psiche umana. Superlativi esperimenti musicali dinamici che si contraddistinguono grazie all'ausilio di forme vocali coraggiose pronte a rincorrersi e sovrapporsi in spericolati loop; ben incastonati su dei tappeti elettronici simil kraut,post rock, dubstep e ambient. Nelle note di presentazione del cd Giorgio Pinardi ribadisce che la voce è l'unico strumento usato e manipolato per la realizzazione dell'album.
Panidea Studios
Un supporto determinante per la riuscita dei progetti di Giorgio Pinardi aka MeVsMyself licenziati da Alterjinga è indubbiamente lo studio di registrazione Panidea di Alessandria, dove si sono originate e verificate le condizioni ottimali per la realizzazione di Yggdrasil, Mitclàn e Aiòn. Il lavoro svolto da Paolo Novelli non è affatto secondario: in particolare modo per quel che concerne gli aspetti tecnici legati all'editing, il mixing e il mastering dei suddetti lavori. Il contributo di questo professionista è stato indubbiamente prezioso anche nella resa tecnico creativa dell'arrangiamento.
Il Panidea Studios si conferma un ottimo posto dove poter valorizzare la registrazione di un qualsiasi progetto discografico raffinato, innovativo, sperimentale, centrato sull'innovazione del suono e della musica.
In conclusione [...]
La ricerca mistica definisce da sempre il senso del moniker MeVsMysel:il superamento dei propri limiti e l'annullamento dell'Ego individuale.
Giorgio Pinardi ha definito Aiòn il suo album più pop, almeno rispetto alla fase di ricerca sperimentale tracciata nei precedenti lavori
Pinardi celebra - con una inaspettata gicondità fanciullesca - la creazione del mondo infinito: la stessa riconducibile al regno del bambino di cui parla Eraclito.Ciò è avvenuto mentre una pandemia virale e inarrestabile funestava la vita umana.
Durante un periodo di oscurità e decadenza globale la Terra ha ritrovato il proprio tempo naturale; tuttavia l'Occidente malato e corrotto dai falsi bisogni del consumismo ha condotto i più fragili verso la depressione, la rabbia, la frustrazione, il cinismo, il nichilismo e l'egoismo. Per quanto riguarda i creativi, qualcuno di loro ha ritrovato la scintilla divina dell'Aiòn.
Pinardi si occupa anche dell'insegnamento del canto attraverso l'Associazione Culturale Alterjinga lavorando su gruppi di Circle Song e Improvvisazione Vocale a Crema. Come docente ha creato il format didattico SuonoInCerchio che si basa su pratiche di condivisione del suono, della coralità, del corpo, della voce fuse in un formula personale e originale.
La vera musica è una legge morale che dà un'anima all'universo, le ali al pensiero, uno slancio all'immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza e la vita e a tutte le cose, essa è l'essenza dell'ordine, ed eleva ciò che è buono, giusto è bello, di cui essa è la forma invisibile, ma tuttavia splendente, appassionata ed eterna.
Platone
( Dialoghi 400 A.C.)
Tra le migliori realtà musicali del panorama indipendente campano troviamo gli Alias, un progetto musicale che rinverdisce i fasti dell undergroundmediterraneo: parlo di un mondo sonoro peculiare e originale, situato tra il Rosso Napoletano di Toni Esposito e Paul Buckmaster, i Sant Just di Jenny Sorrenti e il sorprendente Dialoghi del Presente di Luciano Cilio - ma anche in quel sottobosco ethno rock e jazz fusion originatosi tra gli anni ottanta e gli anni novanta intorno ai musicisti Daniele Sepe, Bisca,E Zezi - Gruppo Operaio, Enzo Gragnaniello (vedere Neapolis Mantra) Rino Zurzulo, James Senese e Lino Cannavacciolo(Acquadia, Segesta).
Gli Alias non producono musica derivativa e non rifuggono nella stucchevolezza tipica dell'effetto nostalgia che imperversa, per esempio, nel neo progressive autoctono 2.0. I membri della band si sono fatti le ossa in formazioni musicali nate all'interno di un humus creativo di matrice etnico popolare e jazz fusion: Los Impossibles, Orchestra Multietnica Mediterranea e gli storici e rappresentativi Napoli Centrale. Oggi vogliono evolversi per compiere un passo nell'ignoto senza rinnegare le proprie radici.
Gli Alias si costituiscono a Napoli nel 2019 grazie all'unione di Romilda Bocchetti - voce, pianoforte, tastiere e darbuka - Giovanni Guarrera - chitarra classica, cori - Ezio Felaco - basso - e Freddy Malfi - batteria. L'idea di base è quella di realizzare un ensemble dinamico di world prog music per fondere stili musicali differenti, quali la musica classica, il folk e il jazz, con una forte e predominante ritmica rock che resti, nel contempo meticcia e mediterranea, danzante e solare: proprio come certe onde del mare che bagnano il Golfo di Napoli ( o baia di Napoli)
Alias - The Second Sun
L'energia può essere trasformata in qualsiasi cosa noi vogliamo. Sono i nostri sentimenti, i nostri pensieri, a generare i fatti. (NikolaTesla)
Nel 2020 la band relizza il primo progetto discografico autoprodotto The Second Sun dedicato a Nikola Tesla. Tra le influenze dichiarate segnalo le peripezie e i virtuosismi strumentali dei Gentle Giant, il linguaggio genuino e popolare del rock dei Led Zeppelin, la psichedelia analitica e introspettiva dei Pink Floyd, l'elettronica cosmica dei Tangerine Dream e il minimalismo speziato d'oriente di Terry Riley. Nel cd queste differenti vibrazioni sonore emergono; ciò accade senza sovrastare gli interessanti rivoli stlistici etnico - folclorici che restanopredominantinel loro sound. La ricerca degli Alias gode di una base solida, perché è sorretta da una pregevole intelaiatura strumentale mediterannea, elaborata attraverso la fusione delle precedenti esperienze nell'ambito della musica popolare partenopea.Alla realizzazione del disco partecipa Max Fuschetto all'oboe.
Red Six (uno strumentale firmato Bocchetti - Falaco - Guarrera) è la migliore introduzione all'album; si tratta di una cavalcata sonora pregna di sapori mediterranei e aperture jazz rock, con lontani echi pinkfloydiani,valorizzati dall'oboe di Fuschetto. Pitch Black è il primo dei tre brani cantati in lingua inglese: il chitarrista e la tastierista avviano un serrato dialogo che si risolve in un electrorockpost moderno - vagamente schizofrenico e scanzonato nel ritornello cantato- il tutto è sostenuto da una ritmica pulsante e dinamica di basso e batteria,che favorisce anche delle inaspettate sezioni neo kraut e space rock di inusitata bellezza.
Nella composizione successiva Romilda utilizza la voce strumento come complemento delle tastiere e del darbuka: gli altri strumentisti - coesi in un simpatetico interplay - la inseguono nelle atmosfere eteree di Mediterraneo Prog, per poi condurla in un'Odissea di suoni arabeggianti e ispano iberici.
Around the Universe è il secondo brano in lingua inglese e si presenta con un andamento danzante e cantabile - memore dei migliori ritmi e canti latini del Sud America - ma pur sempre fedele alla tradizione partenopea dei neri del Vesuvio, e ai paesi e le isole bagnate dal Mar Mediterraneo. La musicalità degli Alias e la melodiosa e trasognante vocalità di Romilda ci invitano a viaggiare intorno all'universo a passo di danza, fino a quando lo spazio si dilata e il flamenco ci riporta a terra, passando per la Spagna con la sensualità e il romanticismo delle corde di Guarrera, che strizza di nuovo l'occhio alle sonorità tropicali dei caldi paradisi esotici dell'Atlantico
La Danza dei due mondi si apre con una eccellente introduzione di chitarra - dove i più avvezzi cultori di musica folclorico popolare potranno riconoscere - nella sua intro - una breve citazione di Asa Branca del cantore e fisarmonicista pernambucanoLuiz Gonzaga, a cui si sussegue una fantasia di arie partenopee ed europee. Questa composizione rinvigorisce in modo frizzante quel crossover progressivo di world music ericerca mediterranea degli anni settanta, documentata da gruppi e solisti quali: Il Canzoniere del Lazio, Mauro Pagani, Marcello Capra, Carnascialia, Toni Esposito.La matrice world fusion globale dell'ensemble emerge maggiormente nel brano che chiude l'opera: Samsara.Tale composizione è un vertice messo a sugello di un esordio discografico più che promettente: si contraddistingue per i vocalizzi e i melismi orientali di Romilda Bocchetti amalgamati con le corde di Guarrera e dal fantasioso apporto ritmico di Falaco e Malfi; il risultato è una fusione meticcia e contaminata di differenti culture e tradizioni speziate dall'esotismo e dal panteismo dell'Oriente
The Second Sun è la ballata epica e portante del CD: posta tra La Danza dei due Mondi e Samsara, è l'ultimo brano cantato in inglese e si pone come una rispettosa e attenta sintesi del pensiero e della rivoluzione scientifica e umanistica di Tesla [...]
L'opera è dedicata a Nikola Tesla, una delle menti più geniali della storia dell'uomo, mai ricordato abbastanza. La leggenda vuole che Nikola Tesla sia nato in una notte tempestosa tra il 6 e il 7 luglio del 1856. Le sue scoperte furono lampi di genio, scientifico ma anche visionario, oltre alla fertile immaginazione e inventiva c'era anche una straordinaria memoria e la capacità di visualizzare, nella sua mente, i progetti fin nei minimi dettagli e anche nel funzionamento. A suo tempo il mondo scientifico lo considererà un ingegnere contadino matto e fissato, proveniente da un luogo sperduto della Serbia non riportato neanche sulle cartine geografiche e i suoi studi, le sue idee, il suo genio vennero sfruttati, e poi boicottati, dall'establishment e dall'elite dell'epoca, costituito da industriali spietati che avevano come unico obiettivo quello di fare profitto piuttosto che migliorare le condizioni di vita dell'umanità. Uno fra tanti Thomas Edison, oggi incoronato dalla letteratura scientifica come un grande inventore, ma sarebbe più corretto definirlo un imprenditore senza scrupoli. Molte delle sue invenzioni furono occultate e rubate dopo la sua morte; tra quelle di cui oggi possiamo godere, ci sono il motore ad induzione e la trasmissione di energia elettrica in forma di corrente alternata. Per onestà intellettuale, bisognerebbe attribuirgli anche l'invenzione della radio che, invece viene attribuita al nostro Guglielmo Marconi, il quale in realtà non aveva particolari doti scientifiche ma era pieno di soldi e si sa con i soldi si può ottenere tutto. L'omaggio a Tesla è evidente nell'artwork di copertina e nella title track dell'album.
All'inizio del XX secolo, Tesla propose il World Wireless System, un rivoluzionario sistema di telecomunicazione e di erogazione di energia elettrica basato su alcune sue teorie riguardo ad un possibile utilizzo della Terra e della sua atmosfera, in particolare della ionosfera, come conduttori elettrici.
Secondo Tesla, sarebbe stata possibile la trasmissione di energia elettrica senza fili. Oggi questo avviene nelle telecomunicazioni wireless e nella radiodiffusione.
Il progetto ottenne un cospicuo finanziamento dal banchiere J.P. Morgan e fu così che venne realizzata la Wardenclyffe Tower a Long Island, una stazione wireless che avrebbe dovuto trasmettere messaggi attraverso l'Atlantico all'Inghilterra nonchè energia elettrica a distanza e senza fili sotto forma di onde elettromagnetiche.
Chiaramente un'energia senza fili non può essere controllata e questo può avere implicazioni sul profitto che se ne può ricavare, per cui fu lo stesso Morgan a sospendere i finanziamenti.
La Wardenclyffe Tower che il Maestro Raffaele Bocchetti ha rappresentato nell'artwork del disco in diversi scenari in cui i colori diventano energia, non è altro che una gigantesca bobina di Tesla, un dispositivo costituito da un trasformatore a risonanza che sfrutta l'induzione elettromagnetica ad alta frequenza per generare scariche elettriche simili ai fulmini atmosferici, la rottura dielettrica dell'aria genera un suono la cui frequenza è quella di risonanza del circuito.
Nel brano “The Second Sun” – The Sweet Song of Reel – cerchiamo di evocare le atmosfere dell'esperimento Colorado Springs che precede la realizzazione della WCT. Tesla costruì un potente oscillatore all'interno di un granaio, sormontato da una torre di legno, sulla quale era installata un'asta di metallo di 43 metri con in cima una sfera di rame, un fulmine uscì da quest'ultima e crebbe di dimensioni fino ad allargarsi in un globo elettrico che mandava verso il cielo fulmini di 50 m.; molti testimoni videro accendersi 200 lampadine senza collegamento di fili elettrici a 40 Km. di distanza. Era la prima trasmissione di energia elettrica senza fili.
Per noi Nikola Tesla rappresenta non solo lo scienziato ma è soprattutto l'uomo che la storia scritta dai forti ha fatto il possibile per cancellare e resta difatti un esempio di vittoria del pensiero sul denaro, del debole sul forte; un esempio per tutti coloro che lottano per affermare le proprie idee e che impiegano la loro esistenza per migliorare le condizioni di vita dell'intera umanità.
(Ezio Falaco/Alias)
The Second Sun
play
"Sulla terra c’è abbastanza elettricità per diventare un secondo sole. La luce brillerebbe intorno all'equatore, come un anello intorno al Saturno. A Colorado Springs, ho illuminato la Terra con l’elettricità. Inoltre, la possiamo illuminare con altre energie, come, per esempio, l’energia positiva mentale. Tali energie sono evidenti nelle musiche di Bach o Mozart, o nei versi di un grande poeta. Al’interno della Terra, ci sono energie di allegria, pace e amore; si manifestano con un fiore che cresce dal terreno, ed il cibo che riceviamo da esso e tutto ciò che fa risiedere l’uomo in quella determinata area. Ho trascorso alcuni anni a cercare il modo in cui questa energia potrebbe essere influenzata dalle persone. La bellezza e il profumo delle rose può essere usata come una medicina, ed i raggi del sole come il cibo. Tante persone mi chiamano sognatore, ridendo delle mie idee. Il nostro mondo è prodigo di persone superficiali. Il tempo farà da giudice."
Nikola Tesla
La formazione è già da tempo a lavoro per il nuovo progetto discografico. Non si è fatta fiaccare dalle difficoltà sopraggiunte durante il funesto periodo pandemico. Lo studio e l'amore per la musica sono stati determinanti per poter sopperire alla mancanza di opportunità concertistiche. The Second Sun ha compiuto due anni il 2 ottobre 2022. Il 14 ottobre gli Alias si esibiranno al Teatro Costabile di Lamezia Terme per la rassegna musicale Suoni del Sud Lamezia Festival
Servizio e recensione di Patrizio De Santis con la disponibilità e la consulenza di Ezio Falaco, laddove sono state necessarie delle delucidazioni e informazioni sulla natura del progetto dedicato al grande Nikola Tesla
Billy Parker è un musicista poco noto e celebrato all'interno del percorso storico e evolutivo della grande tradizione afroamericana; a torto, perché questo batterista - oltre a essere un brillante studioso delle opere di Duke Ellington e attento conoscitore del blues e delle forme musicali tradizionali e popolari africane, si è distinto come insegnante formando tanti strumentisti e improvvisatori al Rockland Community College della State University di New York (fino al 1996, l'anno della sua dipartita) Il nostro ha dato i natali ai Fourth World - tra l'altro una delle migliori formazioni del Jazz moderno- per incidere un lp di culto finito nel prestigioso catalogo della Strata - East records. Come turnista è presente in uno dei maggiori capolavori di Charles Tolliver: l'orchestrale Impact (Strata - East, US -1976)
Stiamo parlando di unalabel indipendente fondata a New York nel 1971 per merito del trombettista Charles Tolliver e del pianista Stanley Cowell - sia per incidere e promuovere i dischi e le attività concertistiche del Music Inc che, per offrire alla comunità afroamericana una valida alternativa di autogestione creativa: questo attraverso l'associazionismo politico e una rete autonoma di autofinanziamento per una libera promozione e distribuzione. Nell'atto pratico si tratta di una delle realtà indipendenti di maggiore successo - almeno fino al 1980 - completamente svincolata dai diktat dell'industria bianca e mainstream del jazz (sulla stessa scia troviamo la Tribe di Detroit e la Nimbus di Los Angeles).
La Strata - East Records vanta nel proprio catalogo lp fondamentali: Impact del Charles Tolliver Music Inc & Orchestra, Musa: Ancestral Stream di Stanley Cowell, Clifford Jordan in the World, Izipho Man di Pharoah Sanders, Max Roach M'Boom Re: Percussion, Gil Scott - Heron & Brian Jackson con Winter in America, Capra Black di Billy Harper, Rhythm X: The music of Charles Brackeen, Mutima di Cecil McBee, Long Before Our Mothers Cried di Sonny Fortune, One for Me di Shirley Scott - e altri titoli decisamente underground - Mtume Umoja Ensemble, Akebu-lan - Land of the Blacks: Live At The East, JuJu - futuri Oneness of Juju - con A Message From Mozambique e Chapert Two: Nia, Shamek Farrah, First Impressions, TheJohn Betsch Society Earth Blossom ( tra quest'ultimi si situa l'unico album di BillyParker)
Freedom Of Speech è la massima espressione di un combo di musicisti eccellenti che grida libertà in nome della comunità afroamericana - e lo fa trovando una propria sintesi musicale, evitando di emulare la disperata veemenza e la radicalità politica di alcune opere abrasive di Archie Sheep ( Yasmina, a Black Woman e Poem for Malcom) e Sonny Murray ( Homage To Africa).Il risultato complessivo è comunque riconducibile alla stessa idea di maifesto politico dei due pionieri della New Thing, memori del tormentato cammino della diaspora africana. E' bene però specifare che ilBilly Parker's Fourth World non si muove nel solco tracciato dal free e dal post free, e non aderisce nemmeno alle ridondanze cosmiche e esoterico-afrocentriche dello spiritual jazz.L'ensemble è sostanzialmente fedele al post bop/hard bop, sotto la guida di un leader interessato a tracciare una griglia di azione e improvvisazione tra la tradizione jazz e il blues con una connaturazione popolare. Lo stesso Parker dice: - il Fourth World è nato dalla necessità di preservare e sviluppare una tradizione portata su queste coste dall'Africa secoli fa".
Freedom Of Speech è la summa delle arti e delle scuole che hanno aderito al movimento della black consciousness. Il 33 giri segna dunque un percorso coerente con la storia della cultura afroamericana: suona ancora oggi fresco e moderno, ricco di spazi trasversali per le improvvisazioni free e alcuni azzardi funky - fino a richiamare lo spiritualismo coltraniano (non aderendo però a nessuna corrente d'avanguardia). L'intento di Parker e dei suoi compagni è stato quello di rinnovare i differenti stili della musica afroamericana in una nuova forma sonora creativa, libera, unitaria e popolare: bop, blues, swing, soul, folk e free; infine la tradizione e la poliritmia delle musiche del continente africano.
Per certi versi il Fourth World segue lo stesso flusso del Music Inc di Tolliver e Cowell allineandosi all'estetica delle migliori produzioni della Strata - East. La formazione è la seguente: Billy Parker alla batteria; Cecil McBee al contrabbasso; Donald Smith al pianoforte (tracce A1-3, B1), rhodes (traccia B2), voce (A1) e infine la famiglia Bridgewater conDee Dee Bridgewater alla voce (A1, A2); Ronald Bridgewater al sassofonotenore e Cecil Bridgewater allatromba. Nomi di prestigio presenti sia come turnisti che da titolari di progetti discografici - vedere il bellissimo Mutima di C. McBee - nel catalogo della casa.
Il brano Dance Of The Little Children apre la facciata A con un andamento swingante e dinamico, ma nello sviluppo del tema la musicalità si apre a ritmiche funky, impreziosito dal cantato black e soulful del pianista Donald Smith e dalla esplosiva sezione fiati dei fratelli Bridgewater. Il drive di Parker e il basso pulsante e profondo di McBee fanno di Gemini’s Lullabye una perla; terreno fertile per la meravigliosa vocalità d'ebano di Dee Dee. Ai tempi era sposata con Cecil e interessata all'attivismo politico del marito - dopo alcune spiacevoli ripercussioni con l'F.B.I - divorzia e abbandona gli U.S.A per raggiungere l'Europa. Accolta con calore dalla Francia raggiunge il successo mondiale. Oggi figura nelle classifiche delle migliori cantanti del Jazz popolare moderno.
Home chiude la prima facciata in maniera magistrale; una prova d'insieme orchestrale ricca di passaggi strumentali interessanti: l'alternanza tra la tromba di Cecil e il sax tenore di Ronald, il pianoforte di Donald Smith, il contrabasso febbrile e narrativo di Cecil McBee, la torridaesecuzione africana di Parker.
Il lato B risente delle innovazioni stilistiche maturate dalle avanguardie degli anni sessanta: la rivoluzione modale, come nel caso del brano Get With It - con i lontani echi di Fillies de Kilimanjaro di Miles Davis, oppure l'Herbie Hancock di The Prisoner - e la conclusiva Freedom of Speach, una lunga cavalcata impro che si avvicina alla lezione spirituale e trascendente dell'ultimo John Coltrane, rievocando il Max Roach free degli anni settanta e lo spiritualismo esotico e afrocentrico di Babatunde Olatunji. In questo brano emerge anche il piano elettrico di Donald Smith - fatello più giovane del talentuoso Lonnie Liston Smith con cui condivide il gruppo The Cosmic Echoes ( pianista e cantante di derivazione soul funk e deep jazz, molto richiesto come turnista nei dischi di Pharoah Sanders e Gato Barbieri)
Freedom Of Speech è il manifesto di Billy Parker scivolato nel limbo durante gli anni ottanta e novanta, per poi essere ristampato più vote in vinile soltanto nel nuovo millennio. Non si conoscono altre incisioni discografiche. Lo studio e l'insegnamento saranno per lui delle scelte totalizzanti. Aaron Fuller ha detto: "Billy Parker era mio zio. Era un uomo incredibilmente talentuoso, intelligente e gentile. Solo per darti qualche informazione in più su di lui ... È nato e cresciuto a Buffalo, NY e poi ha frequentato il college alla Michigan State University. Ha conosciuto mia zia a Lansing. Hanno vissuto a New York e sono stati in tour in Europa per un bel po '. Qualche tempo dopo si trasferirono a Nyack, NY e lui finì nella facoltà del community college mentre seguiva la laurea specialistica alla NYU. Era uno studioso di Ellington. Sebbene il suo nome non sia ben noto nemmeno tra i fan del jazz più accaniti, penso che se parlassi con alcuni dei grandi musicisti di New York che erano in giro alla fine degli anni '60 e '70, scopriresti che la maggior parte lo conosceva. Ha avuto anche un enorme impatto come insegnante di musica e non ho dubbi che i suoi ex studenti siano dappertutto, continuando a mettere in pratica il suo amore per l'arte ".
Recensione
di Patrizio De Santis
Billy Parker's Fourth World – Freedom Of Speech 1975
La storia e le storie dei nostri protagonisti prendono avvio dalla Simon Langton Grammar School for Boys di Canterbury ... per leggere l'articolo allego il link di IMPROPOP - Di improvvisazioni e cultura Pop!