My Ideal Blog : Globalartisticfusion.blogspot.com di Patrizio De Santis Patrizio De Santis è titol

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Questo blog è nato come se fosse un'isola felice dove sperimentare una scrittura personale e condividere le mie passioni con qualsiasi internauta interessato alla bellezza. La sua dinamo propulsiva è la passione e l'amore per l'Arte. Ho realizzato uno spazio libero e autogestito, impostando tale contenitore come se fosse un potenziale Magazine cartaceo di approfondimenti culturali e artistici. Global Artistic Fusion è una sintesi della mia ricerca popolare e culturale: un mondo che vi offro nel My Ideal Blog 2.0

venerdì 22 marzo 2019

Mataro da Vergato, cetaredo, cantore e pittore digitale, artista e performer multimediale.


[ - Mataro da Vergato, cetaredo, cantore e pittore digitale, artista e performer multimediale - ]

Introduzione al servizio, Mataro da Vergato. • a l t re c o n n e s s i o n i • Radio Città Fujiko ( aka Radiocittà Fujiko)

Mataro da Vergato è un artista di Bologna che ho conosciuto attraverso un interessante contenitore radiofonico impegnato nel promuovere 
l'arte dell'odierno panorama culturale post moderno, sto parlando di • a l t r e c o n n e s s i o n i • in onda in diretta streaming presso le frequenze di Radio Città Fujiko ( a volte Radiocittà Fujiko) nata nel lontano 1976 per merito dei fermenti della sinistra universitaria più libertaria, e per iniziativa di un gruppo di giornalisti bolognesi provenienti dalla redazione di un quotidiano locale, "Il Foglio" diretto da Luigi Pezzadri.   
Questa fascia radiofonica di circa un' ora, ogni lunedì si occupa di raccontare di tante situazioni e realtà artistico culturali che animano Bologna e dintorni, ed è strutturata a conduzioni aperte, come nel caso di " RadioKinodromo ", quando si affianca all' associazione Kinodromo, impegnata nella diffusione del cinema indipendente, i documentari, i cortometraggi e i Low budget.  
In • a l t r e c o n n e s s i o n i • le tematiche trattate vanno dalla musica al teatro, al viaggio, alla moda, fino alle realtà del web, come il mondo dei Social Network e dei Blogger.  

A questo piccolo ma interessante contenitore della radiofonia alternativa e universitaria, che si muove lontano dalle lusinghe commerciali del maistream, io devo un passaggio telefonico in diretta radio che mi ha permesso di parlare di cinema e musica, e letteratura, nel raccontare la figura di un musicista come Gato Barbieri in relazione con la nostra Italia, Bernardo Bertolucci e P.P. Pasolini, e di conseguenza ho avuto la possibilità di promuovere My Ideal Blog : global artistic fusion 2.0, ma sopratutto di sopperire ad alcune mie lacune di formazione con l' acquisizione di un background culturale moderno di cui ignoravo l' esistenza, tra cui l' artista di cui mi sto per occupare. 
Ricambio dunque la cortesia.

  Mataro da Vergato, cetaredo, cantore e pittore digitale, artista e performer multimediale 


  

Ho memoria e interesse per Mataro da Vergato relativamente da poco tempo, più o meno da circa due anni, entrando nel merito sono rimasto indubbiamente colpito per la completezza della sua proposta in quanto musicista, performer e videoperformer, attore di teatro, danzatore, coreografo ma sopratutto per il lavoro da lui svolto come Digital Painter, il cui immaginario rispecchia una tipologia di sensibilità che sento affine, e consiste nel partire dalla tradizione, e quindi dalle proprie radici culturali, per fare un discorso di innovazione fra il sacro e il profano,  trasmutato in una sorte di dissacrante "gnosi " artistico culturale e sincretica.  Nel compiere tale rivoluzione artistica, Mataro è in grado di utilizzare strumenti ancora vergini e di conseguenza inesplorati, come lo sono le nuove tecnologie digitali e lo stesso web, il tutto senza scadere nel sensazionalismo fine a se stesso e nella spersonalizzazione del background, acquisito attraverso lo studio e la pratica. 


In Mataro da Vergato percepisco la cultura greco-latina, cristiana, rinascimentale, illuminista, modernista, grosso modo tutto il DNA tipicamente Mediterraneo della nostra Italia, rivisto però attraverso un neoclassicismo ( Pop) d' avanguardia; volendo definire la sua mano, l' artista ha un approccio sicuramente trasversale, almeno nell' ambito delle arti contemporanee post moderne. 

La proposta di Mataro da Vergato è convincente, è radicata in questo nostro tempo presente, pur nell' attingere a piene mani dal passato.  La pittura digitale che da tempo propone non frana in un eccesso di radicalità neo modernista, ma non si fa nemmeno oscurare dalle briglia del conservatorismo accademico più prossimo al passatismo filo anacronistico ; oggi è raro incontrare un discorso come il suo. 

Nel raccontare questa storia voglio cercare di aprirmi a tutta la pluralità delle arti che l' artista bolognese ha studiato, rinnovato e promosso, che vi ricordo, includono la danza, la musica, il teatro, e la ricerca multimediale. Non solo Digital Painter ma anche cetaredo, ovvero il suonatore della cetra e della lira classica, di cui oltre a essere un professionale conoscitore, è anche un ottimo esecutore; basterebbe seguirlo nelle sue suggestive performance accompagnate dai canti evocativi, che ne rivelano il senso del teatro e della tragedia antica.  



Che dire? Quest'ultimo aspetto andrebbe sondato attraverso una fruizione diretta dello spettacolo live, dove l' elemento antico e popolare incontra il linguaggio della trasposizione moderna, attraverso la scenografia, la fotografia, 
l'assemblaggio delle luci nei teatri, come nelle gallerie d' arte, oppure tramite le installazioni e altre situazioni perfomative eterogenee nel contesto dell' arte contemporanea nazionale e internazionale, 2.0

  Mataro da Vergato, cetaredo, cantore e pittore digitale, artista e performer multimediale 



Stefano Armati si avvia al mondo della creatività artistica, diplomandosi all'Istituto d' Arte e successivamente frequentando l'Accademia delle belle Arti di Bologna, mentre il curioso nome Mataro da Vergato resta un collegamento con le proprie radici familiari, perché gli viene conferito dal nonno paterno, anche per un tributo al paese natio. L'incontro con il mondo  del Computer però avviene dopo aver vissuto un periodo di formazione in quel di New York,  come conseguenza di un fruttifero periodo di performer artistico internazionale; siamo nel 1990, e già il suo nome si è consolidato ma la gavetta richiede ancora un lungo tempo di attesa, e di studio : la rivoluzione digitale è dietro l' angolo. 

Mataro da Vergato inizia ha studiare 
l'interconnessione tra la fotografia e tutte le risorse grafiche offerte dal computer, e  questo periodo è riconosciuto nella biografia come la fase " grafico digitale " ( 1990, 1996) a cui fa seguito la sua concreta evoluzione artistica, la fase della " pittura digitale ", sviluppatasi dal 1996 fino al nuovo millennio, per giungere ad oggi, era e anno corrente 2019.

In un estratto estrapolato dalla pagina Facebook, Mataro da Vergato - Digital Painter , la pittura digitale di Stefano Armati viene riassunta e sintetizzata in maniera più tosta chiara ed esaustiva : 

 " La Pittura Digitale nasce come termine e come definizione dalla poetica artistica e di ricerca svolta dal 1992 da Mataro da Vergato. Tale ricerca ha portato a trovare, attraverso l'uso dei nuovi mezzi tecnologici, quella stessa fascinazione artistica che la pittura classica otteneva attraverso il disegno e/o la tavolozza dei colori. Mataro ha sostituito il gesto romantico del segno grafico, come documentazione della realtà ottenuto con lo scatto fotografico, unendolo all'infinita gamma di colori e di possibilità creative del computer. L'equazione quindi è: la foto sta al disegno come il computer sta alla tavolozza dei colori. Il risultato, che l'artista ne ricava, può ricordare nella forma la pittura classica ma nel contenuto la sua opera è priva di materia fisica perché fatte di pixels e di sequenze numeriche. "


Mataro da Vergato ha continuato anche a svolgere il dipinto su tela, per commissione, nel contempo si è ritagliato degli spazi culturali di prestigio per dei ruoli di insegnamento e workshop sul canto, la danza, la regia, la recitazione ; ha lavorato nel teatro ( Giulietta e Romeo, La fabula di Bacco, Lago dei cigni, L' Iliade di Omero, Amleto ecc ecc) ed è apparso anche in televisione, per la Rai, in " Tutto il mondo è teatro " di Vittorio Gasman, Il Commissario Sarti di V. Questi, ma anche nel film di Alessandro Benvenuti, " I miei più cari amici ".  


Numerose sono le performance a cui Mataro ha preso parte a cavallo della fine degli anni settanta e per tutto il corso degli anni ottanta,  e che poi, complessivamente sono rimaste negli annali della neo avanguardia artistica bolognese : Improvvisations, Ciakra, Callas in Disco ( Bologna 1977/80) Il Sonnambulo Meraviglioso,  Contemporanea, Biennale d' Arte di Bologna, nel 1986, l'Orfeo da Poliziano, Giardini del Guasto, Bologna 1986. 

Tra le tante iniziative va menzionata la proficua collaborazione con la poetessa Patrizia Vacinelli, attraverso una serie di performance portate in scena nei teatri, e nei circuiti alternativi nazionali nel corso della seconda metà degli anni ottanta : Ca + Ca : poema sonoro in due giorni, Teatro dell' Arte di Milano, 1987; Musiké : Danzatori, Teatro Trianon, Roma, 1987; Il Fido Giardiniere, Villa Medici, Pratolino ( Fi), 1987; Piazza Verdi , Bussetto ( Pr) 1988; Poesie Danzate, Piazza Margana, Roma, 1989.



Ritornando nel mondo della pittura digitale ciò che io trovo interessante sottolineare è sicuramente l' aspetto dissacrante che permea tra il sacro e il profano, sia nella sua rappresentazione più trasgressiva che in quella paradossale; una metamorfosi culturale che avviene nel rileggere il classicismo della tradizione in una lente sperimentale di antiaccademia creativa, come nel caso dell' esaltazione di certi significati  "gnostici"  traslati in alcune trasposizioni post moderne delle raffigurazioni del vecchio e del nuovo testamento nella serie " L' altro Adamo " e " L' altra Eva" ma anche le figure di Salomé, il Giovan Battista, la Maddalena, la Madonna e il Cristo. La pittura digitale di questo artista gode di una fascinazione concettuale di indubbia pregnanza erotica, e nel contempo eretico - dissacratoria, come lo è stato il processo di " sacralizzazione " del sesso che è avvenuto a cavallo di due mostre portate in esposizione presso lo Spazio Testoni - Galleria d' Arte Contemporanea di Bologna : " Holy Eros " del 2008 e  " Royal Eros " nel 2018.


“Composto da venticinque opere realizzate con la tecnica della pittura digitale, questo progetto ha richiesto tempi di elaborazione molto lunghi – dal 2008 al 2018 – e il recupero di una meticolosa artigianalità in dialogo con l’innovazione della tecnica. Con Royal Eros Mataro da Vergato prosegue la sua ricerca sul corpo inteso come scultura, come architettura, come Arte. Dopo la sua “sacralizzazione” in Holy Eros, in questa mostra il corpo-performativo, catturato dalla fotografia per rientrare all'interno dello spazio bidimensionale del quadro, è nuovamente utilizzato come elemento costruttivo: un bio-tassello dal naturalismo analitico ad altissima definizione, reiterato per creare motivi geometrici e decorativi, che compongono gioielli preziosi dalla grande forza icastica e di straordinaria qualità…”   Isabella Falbo (dal testo in catalogo Royal Eros)

Tuttavia l' opera di pittore digitale di Mataro da Vergato non si può chiaramente ridurre e circoscrivere in un unico solco monotematico ed espressivo, perché il background dell' artista è molto ricco, ed è palese che io mi stia concentrando sull'aspetto che di più mi ha attratto. Basterebbe un accurata e attenta indagine dell' opera omnia per trovare tantissimi riferimenti e temi di carattere " ludico ", tra cui l' omosessualità e la transessualità, dove è la giocondità dell' erotismo il fulcro del dipinto digitale, ma anche le tante modelle con la cetra e la lira, una visione che nell'insieme va a riassumere tutto il percorso dell' artista : la performance, la poesia, il teatro, la danza, la musica, la fotografia, la pittura su tela. 

Mataro da Vergato ha esposto le sue opere in ambiti e contesti nazionali e internazionali; possiamo menzionare la Biennale Internazionale d' Arte di Venezia, nel 2011, e il Leslie Lohman Museum di New York, dl 2012. 


Non si contano le prestigiose collaborazioni

conseguite con successo  in ogni ambito artistico, di alcune ne ho già fatto menzione,  e visto che lo spazio che ho a disposizione è per sua natura riduttivo, non mi è possibile un ulteriore approfondimento certosino e completo, mi limito dunque a menzionare il lavoro condiviso con alcuni artisti, o curatori  d' arte, tra i quali Enrico Baji, Luigi Ontani, Nino Migliori, Peter Weiermair, Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio


My Ideal Blog : global artistic fusion 2.0, attraverso la mia scrittura, si è limitata a raccontare solo una parte di questa storia, soffermandosi su di alcune suggestioni, più tosto che su di altre, aiutandosi anche con i siti ufficiali del maestro Mataro da Vergato, e della galleria d' arte contemporanea Spazio Testoni di Bologna.  

Questo special nasce per il neofita, ed è stato scritto e pensato esattamente da un neofita con il piacevole " vizio " della curiosità. L' approccio che mi sono posto verso l' arte del maestro è di massima umiltà. Il mio intento è stato di rendere condivisibile ai più una piccola parte di un indagine privata. Indagare la bellezza, condividendola con gli animi più sensibili e ricettivi nei confronti dell' arte, e della cultura.

Il mio consiglio è di approfondire in presa diretta, cercando di vivere di prima persona l' affascinante e meraviglioso mondo dell' arte del maestro Mataro da Vergato.

 ( Patrizio De Santis













2 commenti:

  1. grazie patrizio.veramente ben scritto, ed interessantissimo

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    1. Ho avuto l'opportunità di conoscerlo casualmente, ascoltando la radio, mi sono incuriosito ed è venuto fuori il servizio. Un grazie alla web radio, altrimenti me lo sarei perso.

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