My Ideal Blog : Globalartisticfusion.blogspot.com di Patrizio De Santis Patrizio De Santis è titol

La mia foto
Montalto delle Marche, AP, Italy
Questo blog è nato come se fosse un'isola felice dove sperimentare una scrittura personale e condividere le mie passioni con qualsiasi internauta interessato alla bellezza. La sua dinamo propulsiva è la passione e l'amore per l'Arte. Ho realizzato uno spazio libero e autogestito, impostando tale contenitore come se fosse un potenziale Magazine cartaceo di approfondimenti culturali e artistici. Global Artistic Fusion è una sintesi della mia ricerca popolare e culturale: un mondo che vi offro nel My Ideal Blog 2.0

domenica 16 dicembre 2018

La Stanza della Musica. La rubrica di ascolto e recensioni musicali di My Ideal Blog : Maledetti [ Area Music ] Electric Guitar Duo - E. Merlin & V. Scrignoli



Enrico Merlin & Valerio Scrignoli, Maledetti [ Area Music ]  Eletric Guitar Duo
Musicamorfosi 2017

Nell' attuale panorama della musica contemporanea ciò che continua a essere meritevole e concretamente interessante è 
l'indagine della ricerca sonora attraverso le infinite possibilità dello strumento musicale se ci si prefigge di superare i canoni del gusto estetico e del concetto delle pedissequa bellezza formale, perciò questa mia nuova rubrica, creata per la musica, in uno spazio che My Ideal Blog dedica sovente all' arte, non può che mettere in luce tutte quelle realtà discografiche che si muovono nel solco della sperimentazione, dell' improvvisazione, oppure in un ambito di vera indipendenza e alternativa artistica e musicale. Nessun limite e confine musicale, ma più tosto una linea coerente da seguire il più possibile vicina al blog. E quale esordio migliore di questo interessante progetto del duo Merlin & Scrignoli, Maledetti [ Area Music ]  Eletric Guitar Duo che tra l' altro richiama alla memoria il disco manifesto della musica degli Area, Maledetti ( Maudits) licenziato dalla storica Cramps nel 1977 ?  Tutti sanno, o almeno dovrebbero sapere chi erano gli Area, diciamo che spesso ci si dimentica della loro rivoluzione musicale, non la si applica nel presente perché si tende alla semplificazione rassicurante del proporre la musica per  ovvie esigenze di mercato, e quindi si passa alla celebrazione della stagione dei settanta come se fosse un epoca mitologica a se, un vero corpo estraneo  nel nuovo millennio
L' intendo dei due chitarristi è stato quello di raccontare un sentire la musica che in verità non è mai morto, anzi, deve essere necessariamente parte del nostro tempo presente come se fosse un costante Work in Progress. La natura del progetto è di mettere in pratica la lezione della musica degli Area evitando assolutamente il tributo attraverso la riproposizione dei brani musicali storici come se fossero delle riletture, quasi degli " standards " per usare un termine caro alla tradizione  del Jazz. 
In questo cd ci sono brani che richiamano i titoli degli Area, pescando in tutti gli anni settanta, ma non c'è la prevedibilità e di conseguenza quello che ci aspetta da un titolo del genere, un cd tra l' altro ha trovato il riscontro nel positivo plauso dei membri storici della stessa band, visto che in genere il percorso di questa entità musicale è erroneamente focalizzato solo sul ricordo di Demetrio Stratos e circoscritto nell'angusta e forviante etichetta del Rock Progressivo. La musica degli Area negli anni settanta era inclassificabile e dedita alla ricerca e al superamento e all' abbattimento degli stili dei confini musicali. Area come Musica Totale per musicisti totali ? Si, esattamente così se si trova il tempo anche di andare oltre la definizione.
Era il sentire di un epoca, un concetto teorizzato già negli anni cinquanta e sessanta da Giorgio Gaslini, infatti ciò che era nato nella composizione e nell'improvvisazione Jazz poi è confluito nel Rock con nomi quali Frank Zappa dagli Stati Uniti d' America, e gli Henry Cow, da Canterbury, Inghilterra. Enrico Merlin e Valerio Scrignoli affrontano alcuni temi degli Area proprio attraverso la Musica Totale, e nella loro indagine sonora c'è tutto un flusso sonoro novecentesco che rimanda a John Cage, e alla musica " trattata ", cosi come alla lezione di chitarristi quali Derek Bailey, Hans Reichel, Sonny Sharrock, Michael Gregory Jackson, Fred Frith, Elliott Sharp e Marc Ribot. 
I due musicisti tengono conto della " materia " sonora Area, rivista attraverso la storia della chitarra impro jazz, visto che è il mondo da cui entrambi vengono, ma a tratti sembra di intravedere anche John Zorn, Mr. Bungle, Living Color e affini, almeno nell' esempio più mirato e lampante, la seconda traccia, la celebre " La mela di Odessa " che si muove con un andamento " Slow Blues " che di tanto deraglia in Free Funk e Punk Jazz in stile Downtown con un finale disturbato in un loop che sfocia nella dissolvenza per fare librare nelle etere delle casse la mediterranea narrazione di " Cometa Rossa " in un' alienante e bizzarro Swing Jazz psichedelico che ingloba anche uno spettrale " Jingle Bells " mediorientale, e come se non bastasse nelle ripartizioni delle tracce sonore le due chitarre sono memori del migliore Free Jazz, ed è propria questa la caratteristica più interessante, in quanto ciò che ci dovrebbe essere familiare è di fatto estraniante. Il cantato di Stratos e ben sostituito dalle farraginose esplosione delle chitarre con tutta l' effettistica in deelay e in loop. I tredici minuti e cinque di Cometa Rossa sono magistrali, tra gli ascolti più interessanti proposti dal progetto.
Nell' approcciare alcuni brani in una maniera cosi personale c'è una giocosa irriverenza cara a Zappa ma questa qualità è riconducibile alla stessa gioia creativa della scuola Area ( Gioia e Rivoluzione) che non andrebbe mai incasellata nel verbo del Rock Progressivo. Il contry folk jazz, in stile Bill Frisell di " Hommage a Violette Noiziers " spiazza, ma inganna, perché la coda è Post Rock che si contamina nella forma tipica della balland Jazz; mi chiedo se entrambi i musicisti abbiano conoscenza della scena rock sperimentale statunitense documentata sulle label " Kranky " e " Thrill Jockey ". 
Man mano che si entra nel cuore dell' album arriva il "sogno elettrico "di brani come " L' Elefante Bianco " e " Luglio, Agosto, Settembre ( Nero) dove si odono passaggi più inclini al Rock Psichedelico " Krauto " oppure memori dell' esperienza elettrica di Miles Davis, con in mente John McClaughlin ma sopratutto il duo del periodo Dark Margus ( Agharta/ Panghea) con Pete Cosey e Reggie Lucas, sicuramente entrambi nelle corde di Merlin e Scrignoli. Vodka Cola è un altro momento eccezionale, originalissimo nella sua alienante intro spettrale e acidula, poi sempre più protesa in un crescendo onirico post rock con il Medio Oriente in salsa Dark Noise ad annunciare la venuta del brano successivo " Il Bandito del Deserto ".  Queste ultime due tracce sono un omaggio al disco degli Area che chiude un era, " 1978 Gli Dei se ne vanno, gli arrabbiati restano "
Se Maledetti [ Area Music ] Electric Guitar Duo si era aperto con una dadaista e rumorista riproposizione del brano " Evaporazione " , con un " campione " della voce di Stratos in Loop, il celebre incipit " abbiamo perso la memoria del quindicesimo secolo ... " che ci iniziava al concept album distopico e fantapolitico Maledetti ( Maudits ) del 1977, al contrario, il duo sceglie di chiudere rievocando forse l' album più orecchiabile e contaminato degli Area, licenziato dalla label Ascolto/ CGD di Caterina Caselli, e lo fa con un modo giocoso, infatti Il Bandito del Deserto suona come uno sghembo reggae all' interno di un' acida dissolvenza di pigro funky blues, che forse ci sussurra all'orecchio che per i due musicista il tutto sia stato più un piacevole divertimento che un encomiabile sforzo creativo per evitare il tributo trito e ritrito, e fine a se stesso. 

Consigliato, vivamente consigliato ( voti non ne metto, preferisco un giudizio emotivo)





Nessun commento:

Posta un commento

KARU - Place Memory #1 - Trascendenze e nuove forme sonore e visuali nella Chiesa sconsacrata di Sant'Agostino a Montalto delle Marche

Introduzione: cenni biografici e background + metodo e processo di lavorazione del collettivo KARU  Per parlare di questo interessante pro...