Lettura consigliata ? Battiato : La voce del padrone di Fabio Zuffanti senza ombra di dubbio, anche perché io che ho da sempre un " maniacale " interesse verso il magnetismo della figura di tale maestro, sono rimasto piacevolmente sorpreso di conoscere molti aspetti che ignoravo. Fabio Zuffanti è un musicista e infatti non mancano le analisi dei 45 giri e degli album a 33 giri, di solito sviscerati in apposite schede o griglie, ma per quel che concerne la narrazione questo libro parte da lontano, dagli umori e i ricordi dell' infanzia fino a giungere alla vetta popolare e commerciale di Battiato "La voce del padrone"
Zuffanti analizza il tutto da un punto di vista psico analitico ma con l' occhio spirituale dello stesso maestro, infatti sono presenti G.I. Gurdijeff e R. Guenon, e tanta scienza filosofica mistica. È interessante questa costante ricerca del silenzio per arrivare ad abbracciare la gente soprattutto attraverso un percorso musicale veramente Sui Generis : musica pop leggera, rock, rock futurista alienante e distopico, elettronica minimale trascendentale, kraut rock, musica per organo a canne e taglia e cuci, collage e manipolazione radio attraverso nastri magnetici, composizione e realizzazione di opere di classica contemporanea, studio del violino e ritorno al pop attraverso la forma " aliena " e vincente dei dischi degli anni ottanta, unici al mondo, con tanto di Factory musicale dove tantissimi talenti sono passati (Alice, Giuni Russo per esempio, ma anche Milva.)
È interessante notare che Zuffanti è molto meticoloso nel raccontarci il senso di questa stravagante evoluzione musicale che per molti ancora oggi è anche un involuzione considerando che Clic del 1974 è famoso in tutto il mondo mentre La voce del padrone è esclusivamente cosa nostra, o a limite condiviso con la Spagna e la Germania, mercati dove Battiato ha avuto una discreta fetta di pubblico.
Il musicista, scrittore, si concentra molto e soprattutto in certe aspetti non " dichiarati ", situazioni espresse in musica ma in maniera ludico subliminale, dove il maestro era solito pungolare ai molteplici significati l' ascoltatore.
Franco non ha mai desiderato produrre una musica che fosse un mero strumento di ascolto passivo, ancora oggi " costringe " il suo pubblico verso un erudizione. Battiato ha sempre e solo cercato di comporre, suonare e cantare il linguaggio della consapevolezza e dell' evoluzione interiore, lasciando e dispensano messaggi da decriptare o percezioni mistico trascendentale per il Risveglio del SE. Spero che Fabio Zuffanti ora voglia narrativi il resto del viaggio !
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