Pietà di Kim Ki-Duk, è un film del 2012 diretto da Kim Ki-duk,
presentato alla 69 Mostra internazionale d'arte cinematografica di
Venezia dove ha vinto il Leone d'oro. Il titolo è palesemente ispirato
alla Pietà di Michelangelo. Pietà è la storia di uno spietato usuraio crudele e impietoso che non si fa scrupoli a storpiare
i poveracci del quartiere o amputare gambe e mani per riprendersi i
soldi sotto gli occhi di madri e mogli disperate. Questo fino a quando
non ritorna sua madre, dopo trent'anni di assenza.
La donna lo
abbandonò dopo il parto e dopo averlo seguito a lungo diventa la sua
ombra ma lo spietato usuraio diffidente le chiede di mangiare alla sua
tavola offrendogli una polpetta con dentro un pezzo di vetro, ignara lei accetta, continuando a masticarla con devozione pur sentendosi il
palato e la lingua lacerata , offrendo cosi al figlio pentimento e
sangue.
Lui pensando che sia una pazza la violenta. Nel corso dei giorni
il ragazzo cambia e tra di loro si instaura un legame di complice dolore ,
attraversato da una spietata durezza. La madre vuole redimerlo fino alle
estreme conseguenze e ripercorre i fatti delle sue atroci malefatte
facendo in modo che il figlio sia sempre presente.
L'apice del film è il
momento capolavoro dell'opera del regista coreano. Lei si trova su di
una cantiere dove tempo fa il giovane aveva gettato il figlio di un
anziana signora malata , gli fa credere che alle spalle ci sia l'anziana
intenta a minacciarla. L'usuraio si getta a terra invocando pietà , piangendo come un bambino ma avviene un fatto sconvolgente, che sorvolo ... La giovane donna deve in qualche modo farsi Pietà
, madre di tutte le madri , per la redenzione del proprio amore ,
sangue e carne. L' epilogo , i colpi di scena , il dipanarsi delle
affascinanti e drammatiche trame di questa opera di Kim Ki Duk , ora spetta a voi. Buona visione.
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