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lunedì 30 maggio 2022

Jukeboxe all'idrogeno & Undergroud Records - note di libertà e creatività musicale! Billy Parker's Fourth World ‎– Freedom Of Speech ( Strata - East, US - 1975)




INTRO 
Note di libertà e creatività musicale!

Billy Parker è un musicista poco noto e celebrato all'interno del percorso storico e evolutivo della grande tradizione afroamericana; a torto, perché questo batterista - oltre a essere un brillante studioso delle opere di Duke Ellington e attento conoscitore del blues e delle forme musicali tradizionali e popolari africane, si è distinto come insegnante formando tanti strumentisti e improvvisatori al Rockland Community College della State University di New York (fino al 1996, l'anno della sua dipartita)   Il nostro ha dato i natali ai Fourth World -  tra l'altro una delle migliori formazioni del Jazz moderno - per incidere un lp di culto finito nel prestigioso catalogo della Strata - East records. Come turnista è presente in uno dei maggiori capolavori di Charles Tolliver: l'orchestrale Impact (Strata - East, US -1976)

Stiamo parlando di una label indipendente fondata a New York nel 1971 per merito del trombettista Charles Tolliver e del pianista Stanley Cowell - sia per incidere e promuovere i dischi e le attività concertistiche del Music Inc che, per offrire alla comunità afroamericana una valida alternativa di autogestione creativa: questo attraverso l'associazionismo politico e una rete autonoma di autofinanziamento per una libera  promozione e distribuzione. Nell'atto pratico si tratta di una delle realtà indipendenti di maggiore successo - almeno fino al 1980 - completamente svincolata dai diktat dell'industria biancamainstream del jazz (sulla stessa scia troviamo la Tribe di Detroit e la Nimbus di Los Angeles). 

La Strata - East Records vanta nel proprio catalogo lp fondamentali: Impact del Charles Tolliver Music Inc & Orchestra, Musa: Ancestral Stream di Stanley Cowell, Clifford Jordan in the World, Izipho Man di Pharoah Sanders, Max Roach M'Boom Re: Percussion, Gil Scott - Heron & Brian Jackson con Winter in America, Capra Black di Billy Harper, Rhythm X: The music of Charles Brackeen, Mutima di Cecil McBee, Long Before Our Mothers Cried di Sonny Fortune, One for Me di Shirley  Scott - e altri titoli decisamente underground - Mtume Umoja Ensemble,  Akebu-lan - Land of the Blacks: Live At The East, JuJu - futuri Oneness of Juju - con A Message From Mozambique e Chapert TwoNia, Shamek Farrah, First Impressions, The John Betsch Society Earth Blossom ( tra quest'ultimi si situa l'unico album di Billy Parker) 

Il logo storico della STRATA - EAST rec.1971





Billy Parker's Fourth World ‎
 Freedom Of Speech 
(Strata - East, US - 1975)


Freedom Of Speech è la massima espressione di un combo di musicisti eccellenti che grida libertà in nome della comunità afroamericana - e lo fa trovando una propria sintesi musicale, evitando di emulare la disperata veemenza e la radicalità politica di alcune opere abrasive di Archie Sheep ( Yasmina, a Black Woman e Poem for Malcom) e Sonny Murray ( Homage To Africa). Il risultato complessivo è comunque riconducibile alla stessa idea di maifesto politico dei due pionieri della New Thing, memori del tormentato cammino della diaspora africana. E' bene però specifare che il Billy Parker's Fourth World non si muove nel solco tracciato dal free e dal post free,  e non aderisce nemmeno alle ridondanze cosmicheesoterico-afrocentriche dello spiritual jazz. L'ensemble è sostanzialmente fedele al post bop/hard bop, sotto la guida di un leader interessato a tracciare una griglia di azione e improvvisazione tra la tradizione jazz e il blues con una connaturazione popolare. Lo stesso Parker dice: - il Fourth World è nato dalla necessità di preservare e sviluppare una tradizione portata su queste coste dall'Africa secoli fa". 

Freedom Of Speech  è la summa delle arti e delle scuole che hanno aderito al movimento della black consciousness. Il 33 giri segna dunque un percorso coerente con la storia della cultura afroamericana: suona ancora oggi fresco e moderno, ricco di spazi trasversali per le improvvisazioni free e alcuni azzardi funky - fino a richiamare  lo spiritualismo coltraniano (non aderendo però a nessuna corrente d'avanguardia). L'intento di Parker e dei suoi compagni è stato quello di rinnovare i differenti stili della musica afroamericana in una nuova forma sonora creativa, libera, unitaria e popolare: bop, blues, swing, soul, folk e free; infine la tradizione e la poliritmia delle musiche del continente africano.

Per certi versi il Fourth World segue lo stesso flusso del Music Inc di Tolliver e Cowell allineandosi all'estetica delle migliori produzioni della Strata - East. La formazione è la seguente: Billy Parker alla batteria; Cecil McBee al contrabbasso; Donald Smith al pianoforte (tracce A1-3, B1), rhodes (traccia B2), voce (A1) e infine la famiglia Bridgewater con Dee Dee Bridgewater alla voce (A1, A2); Ronald Bridgewater al sassofono tenore  e Cecil Bridgewater alla tromba. Nomi di prestigio presenti sia come turnisti che da titolari di progetti discografici  - vedere il bellissimo Mutima di C. McBee - nel catalogo della casa.

Il brano Dance Of The Little Children apre la facciata A con un andamento swingante e dinamico, ma nello sviluppo del tema la musicalità si apre a ritmiche funky, impreziosito dal cantato black e soulful del pianista Donald Smith e dalla  esplosiva sezione fiati dei fratelli Bridgewater. Il drive di Parker e il basso pulsante e profondo di McBee fanno di Gemini’s Lullabye una perla; terreno fertile per la meravigliosa vocalità d'ebano di Dee Dee. Ai tempi era sposata con Cecil e interessata all'attivismo politico del marito - dopo alcune spiacevoli ripercussioni con l'F.B.I - divorzia e abbandona gli U.S.A per raggiungere l'Europa. Accolta con calore dalla Francia raggiunge il successo mondiale. Oggi figura nelle classifiche delle migliori cantanti del Jazz popolare moderno.
Home chiude la prima facciata in maniera magistrale; una prova d'insieme orchestrale ricca di passaggi strumentali interessanti: l'alternanza tra la tromba di Cecil e il sax tenore di Ronald, il pianoforte di Donald Smith, il contrabasso febbrile e narrativo di Cecil McBee, la torrida esecuzione africana di Parker.
Il lato B risente delle innovazioni stilistiche maturate dalle avanguardie degli anni sessanta: la rivoluzione modale, come nel caso del brano Get With It -  con  i lontani echi di Fillies de Kilimanjaro di Miles Davis, oppure l'Herbie Hancock di The Prisoner - e la conclusiva Freedom of Speach, una lunga cavalcata impro che si avvicina alla lezione spirituale e trascendente dell'ultimo John Coltrane, rievocando il Max Roach free degli anni settanta e lo spiritualismo esotico e afrocentrico di Babatunde Olatunji. In questo brano emerge anche il piano elettrico di Donald Smith - fatello più giovane del talentuoso Lonnie Liston Smith con cui condivide il gruppo The Cosmic Echoes ( pianista e cantante di derivazione soul funkdeep jazz, molto richiesto come turnista nei dischi di Pharoah Sanders e Gato Barbieri) 

Freedom Of Speech è il manifesto di Billy Parker scivolato nel limbo durante gli anni ottanta e novanta, per poi essere ristampato più vote in vinile soltanto nel nuovo millennio. Non si conoscono altre incisioni discografiche. Lo studio e l'insegnamento saranno per lui delle scelte totalizzanti. Aaron Fuller ha detto: "Billy Parker era mio zio. Era un uomo incredibilmente talentuoso, intelligente e gentile. Solo per darti qualche informazione in più su di lui ... È nato e cresciuto a Buffalo, NY e poi ha frequentato il college alla Michigan State University. Ha conosciuto mia zia a Lansing. Hanno vissuto a New York e sono stati in tour in Europa per un bel po '. Qualche tempo dopo si trasferirono a Nyack, NY e lui finì nella facoltà del community college mentre seguiva la laurea specialistica alla NYU. Era uno studioso di Ellington. Sebbene il suo nome non sia ben noto nemmeno tra i fan del jazz più accaniti, penso che se parlassi con alcuni dei grandi musicisti di New York che erano in giro alla fine degli anni '60 e '70, scopriresti che la maggior parte lo conosceva. Ha avuto anche un enorme impatto come insegnante di musica e non ho dubbi che i suoi ex studenti siano dappertutto, continuando a mettere in pratica il suo amore per l'arte ". 

Recensione 

di Patrizio De Santis 





Billy Parker's Fourth World ‎– Freedom Of Speech 1975

play




Side

- Dance of the Little Children 
- Gemini's  Lullabye
- Home

Side

- Get With It
Freedom Of Speech



Billy Parker's
Fourth World ‎


Billy Parker - drums 

Cecil McBee - Bass

Donald Smith - piano, rhodes, voice

+  

Bridgewater Brothers:


Cecil Bridgewater - trumpet 

Ronald Bridgewater - tenor sax

featuring

Dee Dee - voice




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