Roberto Camisasca nasce il 9 Agosto del 1951 a Melegnano ( Mi) ma possiamo considerarlo un siciliano poiché da' tempo si è integrato con l' isola fino a farne una dimora spirituale e di pace ; Juri è un cantautore e musicista ma sopratutto un monaco asceta pittore di icone e immagini sacre e io ho scelto di parlare del suo lp d'esordio partendo esattamente dalla ricerca mistica, di conseguenza ho cercato una chiave di lettura con il nostro tempo contemporaneo attraverso il brano " Un fiume di luce " anche perché questa visionaria opera del 1974 è di fatto molto lontana dal presente del maestro e uomo di fede che tutti conosciamo, forse più per la collaborazione con Franco Battiato. Tuttavia io mi sento di affermare che soltanto in apparenza è così, perché musicalmente e artisticamente La Finestra Dentro non può essere più riproposto, eppure senza questo lp, le cui liriche devastanti e terribili sono cosa nota, non ci sarebbe stato tutto il resto, tra cui il docufilm " Non cercarti fuori " di Francesco Paolo Palladino per la rete culturale e alternativa di Solchi Sperimentali Italia di Antonello Cresti. La natura di tutta la vicenda umana di Roberto Juri Camisasca si manifesta dunque dall' aver aperto le ante della finestra dentro per conoscere le ombre dei demoni interiori, e solo in seguito, dopo aver fatto ordine si è compiuto il cammino di un evoluzione interiore. Il senso di questo mio servizio è anche quello di ribadire che cercarsi fuori equivale a non trovarsi mai, ed allora io vi invito al viaggio. Un percorso umano che ho iniziato io stesso, e sono solo all' inizio.
Un fiume di Luce
In questo istante, la mia mente
Fa amicizia con la luce
M'illumina
Per la prima volta
In vita mia
Poi attraversa la mia figura
E dilaga fra le vene
Ora in me esiste un fiume di luce
Coi suoi piccoli affluenti
E come il ghiaccio alla luce del sole
Io mi sciolgo lentamente
Ed ora
Io sono incandescente
La Finestra Dentro è sicuramente un lp atipico e sopratutto al di fuori dei canoni del genere progressivo italiano, ed è il frutto di un giovanissimo Juri Camisasca che in seguito avrebbe approcciato altri stili, tra cui l' elettronica, la musica sacra e la canzone d' autore più introspettiva e profonda, nonché un percorso da' monaco che personalmente ho avuto modo di apprezzare di persona nella sua " Adunanza mistica " un progetto ancora in atto nelle chiese e nei luoghi sacri dove la musica incontra la spiritualità. Allora questo disco rappresentava il diario delle esperienze di un personaggio singolare e inquieto, molto tormentato e se vogliamo dirla tutta, forse era il primo segnale di un risveglio di una chiamata ascetica verso la luce.
Amico di Franco Battiato, si conoscono durante la leva militare, a Udine, e per merito di quest'ultimo giunge il contratto discografico con la piccola Bla Bla di Pino Massara, che era una realtà milanese con un catalogo di tutto rispetto, tra cui gli lp Fetus, Pollution, Sulle corde di Aries. Juri porta in dote un campionario di canzoni folk sghembe, spurie e acide, ma sopratutto una vocalità volutamente angosciata, esagerata, quasi disturbata e sgraziata, attraversata da' un incubo schizofrenico e kafkiano ma non è un demerito, o una carenza, al contrario è un utilizzo drammatico del canto per vivere le liriche dei suoi testi in una forma espressiva totalizzante e catartica, da cui si evince che il cantautore era alla ricerca di un se stesso profondamente diverso, sommerso nel proprio inconscio.
Come Franco, entrambi rappresentano un alternativa milanese concretamente " sui generis " e radicale. Juri però non è assimilabile a niente e nessuno e forse è questa la sua forza e nel contempo il limite, se parliamo da' un punto di vista strettamente commerciale, anche perché rispetto ai lavori di Franco Battiato fu' molto difficile promuovere un lavoro come " La Finestra Dentro " e per rendere un idea di ciò voglio riportare uno stralcio di un servizio di allora finito nel libretto interno dell' album : « Juri Camisasca era un ragazzo dell'hinterland milanese, ma sembrava che Franco l'avesse scovato in capo al mondo. Le sue prime foto promozionali mi fecero pensare a un gatto impaurito (e perciò pericoloso). Aveva 22 anni, ma ne dimostrava anche meno, tanto era timido, impacciato, quasi impreparato al contatto con gli altri. Parlava a sprazzi, con fare schietto e vagamente sognante. Ma quando imbracciava la chitarra si trasformava: una voce sorprendente, dai toni irruenti e allucinanti, per trasportare gli ascoltatori dentro i suoi incubi surreali. Non c'era in lui nessun progetto intellettualistico, non era sbarcato nessun Kafka nell'industria della canzone: l'assurdo emergeva terribile dalla realtà tutt'intorno e lui era solo un testimone ignaro e un po' infantile che cercava di coglierne il senso. Il suo album d'esordio ebbe una buona accoglienza dalla critica: ma Juri viveva al di sopra di ogni problematica di successo... » (Peppo del Conte - Libretto dell'album La finestra dentro - 1975)
I musicisti coinvolti nella realizzazione di questo lp aiutarono Camisasca a fare ordine e a mettere a fuoco delle idee che in verità non erano il frutto di una lettura dell' opera letteraria di Kafka " La Metamorfosi " ma il primo passo di una ricerca interiore allora molto confusa, in seguito sfociata in un spiritualismo che come ho già scritto, ho avuto la fortuna di incontrare circa due anni fa, dal vivo, in una delle sue tante " adunanze mistiche "e di questo lp Juri aveva offerto soltanto il brano che lasciava intravedere il futuro, mi riferisco alla bellissima " Un fiume di luce " dove il trattamento per sintetizzatori di Franco Battiato crea il miracolo della suggestione. Oltre a Franco troviamo Lino Capra Vaccina degli Aktuala alle percussioni, Maurizio Petrò alle chitarre, Gianni Mochetti al basso.
Il lato A del 33 giri si apre con il brano " Un galantuomo " e si annuncia devastante, sopratutto nel suo incedere acido e ipnotico, un vero incubo dove le percussioni di Capra Vaccina e la voce tormentata e psicotica di Juri creano un vero disagio all' ascolto, ma che al contrario sono la liberazione di un demone interiore che chiede al mondo di essere ascoltato, compreso e salvato dalla società. Ognuno di noi convive con il proprio demone, e questo dualismo dell' Ego è sacro perché ci permette di compiere l' evoluzione interiore. I nostri demoni vogliono essere curati in un abbraccio di luce. Segue la breve e sconsolata depressione di una ballata, " Ho un gran vuoto nella testa ", un segmento minimale che precede il ritorno delle ombre interiori con il brano considerato Kafkiano per eccellenza " La Metamorfosi " e quindi ritornano le atmosfere lugubri e disturbate del brano di apertura dove si parlava di topi che scorrevano nelle vene, fino a devastare il cervello. Nella metamorfosi di Juri c'è la descrizione catartica di una mutazione umana ad insetto ma è chiaro che il cantautore utilizzi un immagine metaforica per parlare di un' altra vita che desidera venire alla luce per risplendere d'amore e bellezza.
Il brano " Scavando con il badile " è la rappresentazione metafisica di un regno sotterraneo che non è altro che la coscienza umana che si pone un dubbio esistenziale verso il regno animale. Sicuramente questo brano è tra i più lugubri che siano stati concepiti nella decade italiana degli anni settanta ma ha in nuce molto di ciò che sarà il risveglio di coscienza di Roberto Juri Camisaca, monaco e asceta, autore di opere fondamentali come il Te Deum, Il Carmelo di Echt, Arcano Enigma.
Il lato B si apre con una storia che attinge a piene mani dalla vita reale del musicista, ed è la triste vicenda di un caro amico, John, ex muratore, in seguito travestito e prostituta finito assassinato in una notte di " mestiere " e gratuita violenza, e quindi ci rivela il dramma interiore di non poter essere diversi in una Milano che ancora non contempla l' omosessualità, se non come un qualcosa di sporco e depravato da' nascondere nel circolo vizioso delle notti, tra i bivacchi e la nebbia, dopo aver perso il lavoro e la faccia. Nel cammino di Camisasca questo dramma coincide con il brano già citato " Un fiume di Luce " che è in verità una finta beatitudine prima di una violenta crisi mistica, dove la pazzia avvolge momentaneamente il " Cammino " dell' evoluzione interiore, perché con la lunga e articolata " Il Regno dell' Eden " c'è il delirio, poiché ogni cosa descritta è paradossale, ed è attraversato da' ombre e luci, tra Cristo e Anticristo. Si tratta del brano più " progressivo " e quindi strutturato in una forma più complessa ed elaborata, anche per via della sua durata di quasi una dieci minuti, che permette il compimento d'un lavoro d'insieme con il resto dei musicisti e si sente molto la mano di Franco Battiato, non a caso ci sono lontani echi di " Pollution "
La Finestra Dentro precede altre esperienze legate ai musicisti coinvolti nella " giusta vibrazione ", Claudio Rocchi, Mino De Martino, Terra di Benedetto, Claudio Rocchi, Francesco Messina e Raul Lovisoni e in seguito tutto ciò che sarà la Factory di Franco Battiato e Giusto Pio, con Alice, Milva e tante altre punte di eccellenza del Pop più colto e raffinato degli anni ottanta. Basterebbe ascoltare i brani che Juri ha scritto per Alice, " Nomadi " e " Il Sole nella Pioggia ", dove Roberto Camisasca è l' anima salva del cammino interiore verso la luce, monaco e asceta. Con Franco Battiato ha modo di lavorare con regolarità nelle opere : Genesi, Gilgamesch, Talesio. Chi ha avuto la fortuna, come il sottoscritto, di incontrarlo nella sua Adunanza Mistica ha attinto a tale bellezza, ma segnalo che negli ultimi anni tante sono state le iniziative legate al suo nome, per esempio il docufilm " Non cercarti Fuori " del musicista sperimentale Francesco Paolo Palladino, ambientato in Sicilia, un isola dove l' arcano enigma si manifestata ogni giorno, cosa che si evince dalla stessa mitologia del titano Tifeo, imprigionato dagli dei nelle viscere della terra. Un progetto curato tra l' altro dall'agitatore culturale di Solchi Sperimentali Italia, il toscano Antonello Cresti. A questa iniziativa voglio aggiungere la pubblicazione di un doppio lp particolarmente affascinante ed essenziale, " Evoluzione Interiore " che documenta ciò che Camisasca ha concepito negli anni settanta subito dopo il suo tormentato esordio discografico, ed è pura ricerca sperimentale del suono suddiviso in quattro lunghe composizioni : La Consapevolezza che tutto pervade Parte 1 e 2, Sincronie 1 e 2. Evoluzione Interiore è nell' insieme un mondo sonoro molto vicino al Telaio Magnetico, lo storico ensemble del 1975 dove c'erano figure di rilievo come Battiato, Terra Di Benedetto, Mino di Martina, Lino Capra Vaccina, Roberto Mazza. Una documentazione inedita del 1978 licenziata dalla label Black Sweat Records. Per concludere trovo doveroso spendere qualche riga per segnalare la collaborazione musicale con Rosario Di Rosa nel bellissimo cd Spiritually, uscito per la Warner Records nel 2016, ma anche far presente che Juri è riuscito a coniugare la spiritualità della sua vita legata al " voto " con la musica, in maniera coerente e ammirabile.
La Finestra Dentro, di Juri Camisasca. ( Bla Bla,1974)
Elenco tracce
A1 Un Galantuomo 4:38
A2 Ho Un Grande Vuoto Nella Testa 3:45
A3 Metamorfosi 4:40
A4 Scavando Col Badile 6:00
B1 John 6:45
B2 Un Fiume Di Luce 2:10
B3 Il Regno Dell'Eden 9:50
Società, ecc.
Distributed By – Dischi Ricordi S.p.A.
Recorded At – Regson Studio
Published By – Edizioni Musicali Bla Bla
Riconoscimenti
Art Direction – Ariel Soulè*
Bass Guitar – Gianni Mocchetti
Drums – Gianfranco D'adda
Engineer – Gianluigi Pezzera, Luciano Marioni, Paolo Bocchi
Guitar – Gianni Mocchetti, Mario Ellepi, Maurizio Petrò
Keyboards – Franco Battiato, Pino Massara
Lyrics By, Music By – Juri Camisasca
Percussion – Gianfranco D'adda, Lino "Capra" Vaccina*
Photography By – Roberto Masotti
Producer – Franco Battiato, Pino Massara
Synthesizer [VCS 3] – Franco Battiato
Violoncello – Marco Ravasio
Vocals – Antonella Conz, Rossella Conz
Vocals [Voce Solista], Guitar – Juri Camisasca
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