STOICHEIA
Il mito dell'origine degli elementi e della scintilla creativa cosmogonica secondo la sensibilità di Massimo Barbiero, Markus Stockhausen e Roberta Tirassa
STOICHEIA è il titolo di un CD registrato dal vivo durante lo svolgimento della 44esima edizione dell'Open Papyrus Jazz Festival e documenta l'eccellente esibizione di arte creativa e performativa tra due compositori e esecutori musicali di primordine: Massimo Barbiero - batteria, percussioni, crystal bowl e effetti - e Markus Stockhausen - tromba, flicorno e live electronics - a cui si è aggiunta la danzatrice e coreografa Roberta Tirassa.
E' riduttivo catalogare tale proposta alla voce concerto dal momento che Barbiero è un rigoroso uomo di cultura assemblatore di idee, progetti, eventi, stage e festival che hanno lasciato un segno indelebile a Ivrea - la città di Adriano Olivetti - e nella scena creativa italiana. Chi lo conosce e lo segue fin dagli anni ottanta può individuare nel titolo del disco un significato filosofico e umanistico di indubbia importanza. Le note di presentazione di Davide Lelmini ci spiegano che Aristotole - coniando la parola Stoicheia - indicò negli elementi acqua, aria, terra e fuoco la sintesi primigenia della vita ( un processo comune in tutte le cosmogenie)
Ai quattro elementi viene aggiunto il Vento e dall'iterazione con il silenzio gli artisti coinvolti pongono le basi per rielaborare lo stesso processo cosmogonico in simbiosi con la natura del sito prescelto, in data 2/9/2024: il Giardino di Villa Casana, all'interno dell'Archivio Storico Olivetti. Va inoltre segnalato che la scelta del sito rientra nel progetto artistico ambientale di Roberta Tirassa 4000 dances for the Earth, il cui obbiettivo primario è una raccolta fondi per piantare alberi e fare rewilding tramite il team di Mossy Earth: https://www.mossy.earth/
All'ascolto del disco si ha l'impressione che i due esecutori suonino da una vita; nella realtà non c'è nulla di preparato: I musicisti stanno improvvisando e creando un lavoro di musica e danza concettuale ispirati dal vento e dagli elementi naturali, senza mai essersi incontrati precedentemente per scrivere una partitura su cui sviluppare delle conductions; il tutto in simultanea con l'apporto coreografico di una danzatrice affermata qual è Roberta Tirassa.
E' Barbiero che ufficia l'inizio del rito con percussioni, cristalli e legni tessendo lievi trame di pura melodia; a cui fanno seguito i soli di Stockhausen: note essenziali per una connessione alchemica dove l'acustico si alterna ai loop elettronici. L'interplay è tra i più felici, in grado di sublimare tutta la gamma strumentale - la batteria, il campionario di sfere di cristallo, il flicorno, la tromba - fino a trasmutare la spazialità misterica del silenzio in una musica avvolgente. Stoicheia ha preso forma, e seguendo la tracklist del disco viene identificata con il titolo di una suite: La Danza del silenzio ( aquarius) consta di sei movimenti: Vento ( intro) Terra ( felicità) Acqua ( illusione) Fuoco ( disillusione) Etere ( abbandono) Vento ( finale) L'insieme delle sezioni giungono al nostro orecchio come deve essere una composizione armoniosa e ben strutturata
La registrazione audio non ci restituisce il linguaggio gestuale e trascendentale della danza di Roberta Tirassa; tuttavia possiamo chiudere gli occhi e lasciare che la musica e la danza si incontrino nel nostro spazio interiore, così da immaginare di essere parte del pubblico, galvanizzati dalla sacralità espressiva e creatrice dei tre artisti e dalle suggestioni naturalistiche e ambientali pregne di bellezza evocativa del Giardino di Villa Casana. Anche nell'ascolto di un disco si percepiscono i prodigi di un Etere che diviene Ascesi: in quel breve ma numinoso silenzio che precede l'applauso estasiato del pubblico - proprio alla fine della riproduzione del CD - c'è la ragione d'essere dell'Arte ( Il Disco è Cultura!)
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