My Ideal Blog : Globalartisticfusion.blogspot.com di Patrizio De Santis Patrizio De Santis è titol

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Questo blog è nato come se fosse un'isola felice dove sperimentare una scrittura personale e condividere le mie passioni con qualsiasi internauta interessato alla bellezza. La sua dinamo propulsiva è la passione e l'amore per l'Arte. Ho realizzato uno spazio libero e autogestito, impostando tale contenitore come se fosse un potenziale Magazine cartaceo di approfondimenti culturali e artistici. Global Artistic Fusion è una sintesi della mia ricerca popolare e culturale: un mondo che vi offro nel My Ideal Blog 2.0

mercoledì 15 maggio 2019

Francesco Cusa. Lo sguardo sull'arte che dalla batteria approda alla scrittura narrativa, poetica, letteraria e giornalistica. Jazz e cultura nella visuale globale dell' uomo contemporaneo.

[- Francesco Cusa, lo sguardo inquieto del musicista Jazz nel mondo introspettivo della parola attraverso una scrittura interiore ed esteriore narrativo, poetica letteraria. Una personalità trasversale che si muove tra il cartaceo e il virtuale cercando di rompere ogni schema - ]

Introduzione servizio :

Francesco Cusa, nato a Catania nel  1966 è un interessante personaggio della cultura italiana, ai più noto come batterista, compositore e improvvisatore di Jazz sperimentale e 
d'avanguardia nel panorama indipendente italiano, in verità questo uomo è un interessante agitatore sociale e culturale, poeta, scrittore, saggista, fondatore di associazioni e movimenti artistici di grande pregio :  in musica voglio citare  il collettivo Basse Sfere, di cui conservo il ricordo, e che rese Bologna un centro più tosto importante ed effervescente per quel che concerne la scene Free della libera improvvisazione emiliana degli anni novanta, a cui va accostato poi il ruolo di discografico indipendente con la label " Improvvisatore Involontario "nata da un progetto condiviso con Paolo Sorge e Carlo Natoli, situazioni che da sole parlano di una grande volontà e sopratutto capacità di ritagliarsi spazi d' indipendenza intellettuale e artistica.
Francesco Cusa è anche un attento studioso della controinformazione politica e un attento osservatore delle rivoluzioni digitali e multimediali, con un occhio particolarmente indagatore e analitico per quel che concerne l' esoterismo applicato alle associazioni massoniche. In sintesi, una personalità cosi difficile da incasellare e da etichettare che richiederebbe un tempo di approfondimento sicuramente di largo respiro e narrazione critica, io voglio però sintetizzare la mia scrittura in un piccolo segmento dei suoi progetti, analizzando in questo servizio il suo ruolo di scrittore e di poeta, infine come questo artista riesce ad applicare la scrittura narrativa e poetica alla batteria e all'improvvisazione 
d'avanguardia jazz, con un cenno del suo spettacolo concettuale Books & Drum per poi cercare di introdurre tutti gli altri aspetti che ruotano intorno al suo mondo. Quindi voglio recensire due libri in mio possesso che considero veramente straordinari, in particolar modo originali e piacevolmente  spiazzanti, specificando che Cusa ha già diverse pubblicazioni cartacee alle spalle, equamente suddivise in racconti letterari, oppure di poesia, o letteratura in prosa. Per un romanzo ufficiale si dovrà forse attendere, per il momento segnalo che esiste anche la figura del Blogger Cusa che come me si occupa di recensire cinema, romanzi e spettacoli teatrali.

Questo servizio per me sarà piacevole ma visto che sono un' autodidatta anche molto impegnativo, perché nasce come se fosse una scommessa, senza contare che sento la necessità di rinnovare il mio spazio culturale e sentirmi più contemporaneo e nel contempo ho desiderio di trattare argomenti di cultura nazionale.

E' sicuramente un bene il voler allargare il raggio delle tematiche di My Ideal Blog per misurarmi con questa poliedrica figura dell' arte e della cultura italiana alternativa e sotterranea, e volendo Francesco ha aperto la strada anche al sottoscritto.  In più l' argomentazione si va ad integrare ad altre realtà di Bologna da me ampiamente trattate, ricordo la pittura digitale, e in generale l' arte multiculturale di Mataro da Vergato, conosciuto attraverso Radiocittà Fujiko, Gianni Venturi e il suo progetto Mantra Informatico, la trilogia musicale e politica di Lucio Dalla e il poeta, professore e intellettuale Roberto Roversi.

Nel fondo articolo vi allegherò dei link Web per poter seguire Francesco Cusa in tutte le molteplici evoluzioni professionali, culturali, live e virtuali. Annuncio che in futuro ritorneremo nel luogo del delitto, magari parlando del progetto musicale Francesco Cusa & The Assassins nella rubrica di approfondimento " La Stanza della Musica "


[ - Novelle Crudeli - Dall' Orrore e dal grottesco quotidiani. Eris ed. "Atropo Narrativa", raccolta di racconti di Francesco Cusa con le illustrazioni del disegnatore Daniele La Planca. - ]

Uno dei progetti più interessanti di Francesco Cusa è indubbiamente la scrittura narrativa del racconto orrorifico, surreale e grottesco che si fonda sugli elementi e le esperienze della realtà quotidiana, che vengono filtrati come in un tracciato di trame oniriche creando a sua volta un effetto spiazzante e di inquietante sconcerto nel lettore.  Sarebbe molto banale e riduttivo incasellare un libro come Novelle Crudeli della Eris, una meritevole casa editrice indipendente nel vacuo calderone della scrittura orrorifica, perché non è nulla di tutto questo considerando che ogni racconto presente 
nell'opera di Cusa tradisce fondamentalmente una critica alla società, un aspetto che si coglie sopratutto nell'ironia cattiva e impietosa e quindi nel sarcasmo utilizzato dall'autore.

E' ovvio dire che il senso della scrittura risiede nella novità, e non solo nello stile, quindi un musicista poliedrico e versatile dell' impro jazz italiano come Cusa forse trova una prospettiva diversa per agire in veste di scrittore in un mondo più tosto inflazionato, perché ci offre argomenti e prospettive interessanti, e volendo guardare nel passato magari ci sono delle reminiscenze culturali giovanili, io le intravedo nei figli del movimento universitario della " Pantera bolognese " e quindi come non citare 
l'appena successiva scena dei Cannibali documentata in " Gioventù Cannibale ", un fenomeno culturale che poi prese piede come un movimento letterario nazionale, un aureo periodo poi scemato nel consenso e delle lusinghe del mercato. Erano gli stessi anni di Basse Sfere e Francesco Cusa era presente con la sua scena di Jazz sperimentale, accanto alla bravissima Cristina Zavalloni.

In Novelle Crudeli la cosa che mi ha colpito sono gli scenari legati alla Sicilia, in particolare modo Catania, ma anche l'Emilia Romagna e Bologna, e questo anche perché sono stato nelle due regioni e quindi mi sono reso subito conto che i racconti di Francesco Cusa sono in grado di restituire sempre una parte della realtà, e per un lettore questo non è un aspetto marginale ma al contrario è fondamentale per meglio interpretare quello che è l' immaginario visionario e grottesco della storia, perlomeno da casa, seduti sulla poltrona di un comodo divano.

La scrittura di Novelle Crudeli potrebbe essere letta come un caotico delirio organizzato per sviscerare in verità tutto ciò che nella realtà è il mondo dell' eterna contraddizione tra il male e il bene, perché attraverso un linguaggio politicamente scorretto noi siamo più lucidi e consapevoli per poter osservare e leggere con occhi diversi il nostro presente. Le Novelle Crudeli sono delle cronistorie in veste di potenziali incubi "perfetti" per raccontare gli anni 2.0 ma nell' anarchia irriverente dell' autore mi ritorna in mente una certa canzone d' autore genovese, per esempio un brano di Fabrizio De André e La Città Vecchia, oppure la traduzione italiana di Desolation Row di Bob Dylan, ossia Via della povertà 
( Le trovate entrambe nel disco Canzoni, del 1974, edito dalla Produttori Associati, e ristampato da Sony/ BMG in CD)

Ogni parola utilizzata da Cusa è filtrata attraverso una suggestione terrena ma nel contempo irreale, quindi estraniante, e questo semplicemente perché l' autore fa prendere vita ai pensieri dei personaggi come se ad un certo punto un folata di vento  li inducesse al compimento di una folle danza vertiginosa e proprio sul punto di cadere [...] arrivano dei punti di sospensione, oppure il dubbio di una situazione irrisolta e persa per sempre in un allucinante enorme punto interrogativo.
Se ci pensiamo bene noi stiamo vivendo i rapporti umani esattamente così, come se fossero delle Novelle Crudeli dove una grottesca esistenza quotidiana prevale su tutto, attraverso un confuso e schizofrenico senso di alienazione collettiva globalizzata, il tutto centrifugato come in una malattia virale dell' animo e della mente umana. Anche se nel leggere questi racconti tutti voi cercaste di negarne l' aspetto reale vi ritrovereste nell' eterno paradosso della contraddizione umana, che è la dualità tra il bene e il male e per comprendere il senso di ogni cosa occorre conquistarne l' equilibrio, cosa che vale per la scrittura o la lettura di un libro, come per qualsiasi altro aspetto della vita, per esempio la mia recensione.

Menziono le illustrazioni di Daniele La Placa, classe 1979, un nome nuovo ma importante nel mondo del disegno italiano, anche perché ha saputo interpretare Cusa con un tocco scuro e crepuscolare, visionario ma inquieto e disturbato, giocando con il grigio cenere e il nero seppia e con la sfumatura e la luminosità. Io venivo dall' Istituto d' Arte e inizialmente ho cercato di muovermi esattamente in questo stile, scegliendo dei soggetti erotici molto forti e morbosi. La Placa mi mostra la metodologia creativa del lavoro, l' originalità, la perseveranza del risultato, aspetti che io non ho voluto approfondire per scegliere la scrittura. Unire la scrittura al disegno per me è una scelta vincente, in quanto trasversale e nel contempo completa. Per fare bene tale contaminazione Cusa si è avvalso di un disegnatore che io stesso mi riprometto di approfondire.

- Estratto V come Veronica dalla raccolta Novelle Crudeli - Dall' Orrore e dal grottesco quotidiani. Eris ed. "Atropo Narrativa" -

Veronica, era delle tre di Satana la prediletta, colei che recava seco il dono prezioso della Consapevolezza Cieca. Nelle sue vene scorreva inoltre sangue nobile e purissimo.

Confessione
(Referto 1245: lettera dal carcere manicomiale di Reims indirizzata a Mons. Rivaldi)

Mi chiamo Veronica. Le mie mani sono sporche di sangue. Le teste mozzate delle mie due sorelle giacciono ai miei piedi. Non ho mai conosciuto Valentine e Victorie anche se le ho sempre amate. La loro decapitazione è santa. Attorno a me scorre la vita. I due affluenti sono frutto della sorgente dei miei polsi. 
Essi confluiscono in un unico fiume che dai miei piedi defluisce nella Piana del Tempo. Ciò che scelsi ha a che fare col limite. Il limite non è sondabile, e da allora non posso che amare. Il mondo che io contemplo, tutti voi, ma soprattutto quello dei miei amici e miei cari, arde del vostro anelito nello specchio risanato dei miei affetti. Il significato del sacrificio è dinamico e sigillato dalla Stasi della Rinuncia. 
Chi non ha saputo guardare al mio cuore senza squarciare il mio petto è dannato. Solo io ho il diritto di esercitare la Violenza in sommo grado. Il mio corpo nudo poggia sulle città malate, sulle metropoli ansanti, sulla civiltà morente.
Le mie lacrime gocciano senza sfaldarsi in grumi di senso e nelle mie sclerotiche risiede il biancore della Genesi. Io incarno le spoglie mortali della Natura Madre. 
I petali che perdo sono le braci bianche su cui cammina lo stolto e riposa l’asceta, le ceneri non adulterate prodotte dal fuoco sacro della mia stimmate.
In me riposa la Fenice Occitanica e ribolle l’ira del Chiaroveggente. Mai più ci sarà un divenire sotto il mantello del Castigo.
Con deferenza.
V come Veronica.

(Dalla novella ‘V come Veronica’)

[ - Stimmate - Algra Editore, una pubblicazione di odi, canti e poesie del 2018 di Francesco Cusa - ]

" Eri appeso come un quadro di carne vibravi di vita intensa, sulla fine delle cose, sulle ombre di quel giorno rosso violaceo "

Un altro aspetto molto peculiare e interessante di Cusa è la capacità di esercitare più di uno stile e di una tipologia di scrittura, restando profondamente se stesso, un batterista compositore e improvvisatore del jazz creativo e d' avanguardia. Il musicista che si improvvisa scrittore sovente sbaglia se il tutto scade nel sensazionalismo di carattere biografico, cosa che in Stimmate, una raccolta veramente interessante di odi, canti poetici e poesie non avviene affatto.  Si tratta di un lavoro  concettuale molto certosino, suddiviso in ben tre sezioni : Stimmate, Rime Sbavate e Rizoma, che nella prefazione di Giuseppe P. Carbone vengono segnalate come tre ramificazioni di un unico rizoma, nell'accezione empedoclea di Radice con il virtuale dinamismo di essere radice. 
La radice è il punto focale di tutta la struttura di questa opera poetica, e si tratta in verità di un rizoma lirico invisibile, poiché nella concezione spirituale e essenziale dell' Essere come parte della Radice regna l' invisibile, che è al di là del reale. Sono odi e canti profondamente visionari, pervasi di un aspetto mistico, come ci suggerisce l' eponimo titolo che svetta sulla copertina del libro, dove si intravede una mano metallica e virtuale attraversata da un foro che sta ad indicare la passione del Cristo. Lettura veloce, non complessa ma cantabile e musicale. Io ho voluto selezionare per voi tutti una poesia che fin dal primo momento, leggendola, ho sentito profondamente autentica e sincera nella sua universalità. 

Nel tema poetico dell' ode " Gli amanti " vi è un significato corale, dove il personale è una voce del collettivo ma nella concezione propria del rizoma della Radici. Non si scrive mai per se stessi, il poeta è un visionario che attraverso l'untrice, purifica il verbo della propria carne per la Stimmate della salvezza.

Gli Amanti

Il nostro amore era il veleno
di cui ci nutrivamo
di lingue respirando
i miasmi dei nostri rantoli.

Ma così e così soltanto
potevamo abbracciare
il nostro patema e le nostre
angosce: ombre
da cogliere di soppiatto.

Giocavamo col veleno
e ci mettevamo tutta la vita
colorando di verde la nostra
morte e rinascendo come arabe
fenici minori.

Le ali spezzate, precipitavamo
da dirupi e vette
nella prospettiva dello schianto.

Continueremo ad essere
ciononostante e ad aggrapparci
l’uno all’altra perché,
se il domani dovesse sorgere storto
e coi raggi divelti come quelli
delle bici rotte e scassate,
noi saremo pronti e macilenti.

Quale sole potrebbe mai riscaldare
la malattia delle budella?
Forse quello rosso sangue
che esplode dalla viscere della Terra
a rendere giustizia ai reietti.
Oh benedetto fiore dell’Apocalisse del nucleo!




Le pubblicazioni che appartengono al mondo della narrativa e della scrittura poetica di Francesco Cusa sono diverse, io ho voluto scrivere di due mie letture recenti ma potrei menzionare anche Racconti Molesti, Eris edizioni, oppure Canti Strozzati, pubblicato dalla casa editrice L' Erudita, ma ciò che mi preme segnalare è lo spettacolo " Drum & Books " dove l' improvvisazione " free " del batterista, percussionista e compositore incontra la lettura di alcuni estratti da Novelle Crudeli, Racconti Molesti, Stimmate, Ridetti e Contraddetti, Amori, Dolci e Pillole. 
Il Francesco Cusa Drum & Books vive di ritmo e parola, di batteria, percussioni, carta e voce, e possiamo incontrarlo nelle librerie e nei teatri che non si lasciano spaventare dalla proposta, apparentemente ardita e inusuale. Mi ero interessato di persona perché avrei desiderato portare questo evento nelle Marche, lungo la costa adriatica, ma trovare degli spazi per la ricerca e la sperimentazione non è stato possibile e ammetto di non conoscere proprio nessuno e di essere stato affrettato nell'inseguire tale entusiasmo e proprio per questo ho voluto scrivere questo servizio. Stiamo vivendo un epoca storica dove bisogna investire sulla parola esattamente come il contadino fa con il seme nella propria terra. Ogni buona sementa necessità di un lungo tempo di attesa, dove è la metodologia del lavoro a fare la differenza, il frutto esulta solo alla fine, attraverso la cura del proprio amore, perché ogni arte, mestiere, lavoro, progetto richiede uno spirito di sacrificio.

Questo è il  filo conduttore che potrebbe legarmi alla figura di Francesco Cusa, e che volendo risiede nella raccolta di poesie, canti e odi poetiche Stimmate, dove si parla di Radice , il rizoma invisibile che lega ogni aspetto della vita e dell' arte all' essenza. Per quel che concerne la scrittura di taglio giornalistico vi segnalo il blog http://www.francescocusa.it/blog.php che potete trovare all'interno del sito ufficiale http://www.francescocusa.it/ ma cito anche le collaborazioni con la rivista cinematografica " Lapis ", la rivista  " Cultura Commestibile " con la rubrica " Il Cattivissimo " infine la collaborazione on line con Sicilia Report, dove cura la rubrica "Stiletto" 

Francesco Cusa è presente nel social network Facebook, ma più di tutti mi interessa segnalarvi una sua pagina veramente particolare e meritevole di analisi e di ogni attenzione, si chiama Esoterismo, letteratura e simbologie : appunti di Frank U.S.A. Sempre nel social di Mark Zuckerberg lo troviamo in Francesco Cusa : Libri / Books, Improvvisatore Involontario, Frank Sinapsi, Francesco Cusa "Naked Musicians ", Recensioni cinematografiche di Francesco Cusa, e molti altre pagine dove promuove sopratutto il suo contributo come musicista sperimentale nel Jazz italiano.

Una pubblicazione scritta interessante è il metodo di conduction musicale Naked Performers un libro teorico sul concetto di improvvisazione condotta e organizzata Naked Musicians che potrebbe ricordare in lontananza figure come Bill Dixon e Butch Morris, almeno come idea teorica, ma è doveroso sottolineare che si tratta di uno studio certosino e del tutto originale.

My Ideal Blog ha intenzione di riprendere la storia di Francesco Cusa in un secondo tempo, per poter parlare di Jazz e di musica in maniera più approfondita, magari con la recensione di un paio di dischi, per il momento questo e quanto. Ringrazio pubblicamente Francesco per essere stato molto disponibile ma sopratutto per avermi concesso tale fiducia perché per il mio Blog è stato importante e per me uno sprono verso la crescita personale. Inoltre mi ha dato una conferma di cui avevo bisogno, perché questo blog è nato sopratutto perché avevo la necessità di far emergere tutti i collegamenti possibili tra le arti, la musica e il cinema. Di solito nelle riviste sono tutte voci separate. Ognuno si settorializza in un indirizzo ma sarebbe bello una mescolanza, fatta con equilibrio e rispetto, metodologia e rigore. 

(Patrizio De Santis)






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